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The Velut Luna's Reference Vinyl - Limited Edition (2 LP 140 GR)

The Velut Luna's Reference Vinyl - Limited Edition (2 LP 140 GR)

€ 69,00

The Velut Luna's Reference Vinyl LP 140 GR. - EDIZIONE LIMITATA  (2 LP + FILE HD) Il bambino nell'immagine di copertina sono io. All'età di due anni. Era il 1963. Da che mi ricordo, ho sempre amato ascoltare i dischi. Certamente per via della mia storia famigliare, con mio papà che fu illustre pianista classico e compositore raffinato, e mia mamma cantante lirica. Ma certamente in quegli anni della prima infanzia era grande il fascino che suscitavano in me quei padelloni neri che giravano sul vecchio giradischi di famiglia e da cui uscivano le mie favole preferite, narrate da grandi voci di grandi attori (ricordo ad esempio, Nando Gazzolo e la sua Cappuccetto Rosso, e Hansel e Grethel, e Pollicino, i cui dischi ho letteralmente consumato...). Attorno agli otto o nove anni il passaggio dalle favole ai 45 giri dei Beatles alla fine della loro carriera (Obladì, Obladà), oppure a quella sonorità inconsueta e sconosciuta del Theremin usato in Good Vibrations dei Beach Boys, fu un fatto del tutto naturale. E quando a 13 anni cominciai progressivamente a scoprire Santana, i Pink Floyd, i Genesis, etc.etc.etc., uniti alla lettura di Suono e Stereoplay, fu altrettanto naturale incapricciarmi con le immagini dei grandi registratori a bobine dell'epoca, adatti agli allora rari home studio. Il mio primo amore, tanto sognato e mai posseduto, fu il Tascam 80-8, otto tracce su nastro da mezzo pollice. E i microfoni dei sogni erano i Sennheiser, gli MD441 e gli MD421... Ma il sogno vero era "farmi lo studio"... cosa che resterà per lungo tempo solo, appunto, un sogno. Quando infine a 19 anni conobbi la musica di Jim Croce e capii che... "Si-Può-Fare!" (cit.), fu il momento in cui mi fu chiaro che presto o tardi, io avrei fatto quel lavoro, avrei "fatto i dischi". E il resto è storia...   La mia cultura, la mia tradizione, le mie esperienza fondamentali, sono ANALOGICHE. Anche se da subito, all'inizio della mia carriera professionale nel 1992, sono stato un alfiere del digitale di qualità, non ho mai abbandonato l'analogico e soprattutto non ho mai abbandonato la "mentalità analogica". Ecco quindi che questo nono vinile da me prodotto non può che essere spero il primo di una serie di "raccolte" del meglio della tanta bella musica che ho prodotto nel corso degli ultimi 30 anni con la mia Velut Luna. E in copertina non trovate la parolina "Volume 1", solo per scaramanzia. Ma se questo format avrà successo altri ne seguiranno. Nel frattempo, buon ascolto di questi miei, autentici, "figli" ideali. Marco Lincetto   El niño en la imagen de portada soy yo. A la edad de dos años. Era 1963. Desde que tengo memoria, siempre me ha gustado escuchar discos. Seguramente por mi historia familiar, con mi padre, que era un pianista clásico ilustre y compositor refinado, y mi madre, en cambio, cantante de ópera. Pero seguro que en aquellos años de la primera infancia fue grande el encanto que suscitaron en mí aquellas sartenes negras que rodaban sobre el viejo tocadiscos de familia y de las que salían mis fábulas favoritas, narradas por grandes voces de reconocidos actores (recuerdo, por ejemplo, Nando Gazzolo y su Caperucita Roja, y Hansel y Grethel, y Pollicino, cuyos discos he consumido literalmente...). Alrededor de los ocho o nueve años, el paso de los cuentos de hadas a los 45 giros de los Beatles al final de su carrera (Obladí, Obladà), o el sonido inusual y desconocido del Theremin utilizado en Good Vibrations de los Beach Boys, fue un hecho totalmente natural. Y cuando tenía 13 años empecé a descubrir a Santana, a Pink Floyd, a Génesis, etc. junto con la lectura de Suono y Stereoplay, fue muy natural encasillarme con las imágenes de las grandes grabadoras de bobinas de la época, adecuadas para los a la época raros home studio. Mi primer amor, tan soñado y nunca obtenido, fue la Tascam 80-8, ocho pistas en cinta de media pulgada. Y los micrófonos de los sueños eran los Sennheiser, los MD441 y los MD421... Pero la verdadera quimera era construir mi propio estudio de grabación: Algo que seguirá siendo irrealizable durante mucho tiempo. Cuando finalmente a los 19 años conocí la música de Jim Croce y comprendí que se podía hacer, fue el momento en que me quedó claro que tarde o temprano, yo haría ese trabajo. Es decir produciría discos". Y el resto es historia...   Mi cultura, mi tradición y mis experiencias fundamentales, son ANALÓGICAS. Aunque desde el principio, al comienzo de mi carrera profesional en 1992, fui un gran exponente por el digital de calidad, nunca abandoné el analógico y, sobre todo, su mentalidad. Por lo tanto, este noveno vinilo producido solo por mí puede ser el primero de una serie de "colecciones" de la mejor música que he producido durante los últimos 30 años con mi Velut Luna. Y en la portada no encuentras la expresión "Volumen 1", solo por suerte. Pero si este formato tiene éxito, otros seguirán. Mientras tanto, que disfruten de mis "hijos" musicales. Marco Lincetto

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LIVING BLUES - THE ITALIAN RECORDINGS (LP 180 GR + CD + FILE HD)

LIVING BLUES - THE ITALIAN RECORDINGS (LP 180 GR + CD + FILE HD)

€ 49,00

LIVING BLUES - THE ITALIAN RECORDINGS (LP 180 GR + CD* + FILE HD*) *Il CD (NO JEWEL BOX) e i file HD sono all'interno del vinile. “Living Blues or “Playing the Blues? Senza dubbio, Max appartiene alla prima categoria, e per tale ragione suonare e condividere del tempo si trasforma in esperienza fuori dall’ordinario. Pur avendo in comune un ampio territorio - la Terra del Blues - i nostri obiettivi musicali appaiono apparentemente distanti, tuttavia, ogni nostro incontro genera un’alchimia irripetibile, che sorprende noi per primi. Questo disco racconta della vita, delle sue gioie e dei suoi dolori, dell’amore e della rassegnazione, ma mai della sconfitta. Il primo lato dell’LP esprime l’essenza del Blues, delle sue radici e della sua evoluzione. Il secondo è un viaggio nel tempo e nello spazio, tra difficoltà della vita, speranza e accettazione, anche se l’assolo che dissolve la tonalità e il ritmo nella prima delle bonus track è la metafora del fatto che “We still haven’t found what we’re looking for”; e quindi continuiamo a cercare. Enrico Merlin Enrico Merlin plays through Tony D’angelo amplifiers and Fattoria Mendoza stomp boxes. Digital / Analog recording made strictly live-in-studio at Main Hall, Villa Masiero e Centanin, Arquà Petrarca, Italy, on May 3, 4, 2023. Analog Mix and mastering made at VL Studio, Naquera, Spain, on May 11, 12, 2023, using Rupert Neve Design Summing Mixing Console, Maselec MLA-2 / MEA-2 / MPL-2 and Studer A810. Production: Marco Lincetto and Massimo Corvino Consulting Executive producer: Marco Lincetto Musical producer: Enrico Merlin Balance, recording, mix and mastering engineer: Marco Lincetto Photo: Marco Lincetto Graphics and layout: L’Image

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PROJECT ONE (LP 180 GR + CD + FILE HD)

PROJECT ONE (LP 180 GR + CD + FILE HD)

€ 59,00

PROJECT ONE (LP 180 GR + CD* + FILE HD*) Marco Lo Muscio, David Jackson, John Hackett, Steve Hackett *Il CD (NO JEWEL BOX) e i file HD sono all'interno del vinile. "Project One": un progetto discografico Velut Luna che nasce grazie all'amicizia ed alla lunga collaborazione musicale ed artistica del M° Marco Lo Muscio con tre nomi iconici della musica Progressive e contemporanea: David Jackson, John Hackett e Steve Hackett. Il progetto è un grande omaggio, con arrangiamenti totalmente acustici, ai vari stili della grande musica del '900 e contemporanea. L'impianto base vede il suono gotico e sinfonico dell'organo a canne amalgamato insieme alla potenza dei sassofoni di David Jackson. La chitarra di Steve Hackett ed il flauto di John Hackett aggiungono il tocco finale in alcuni speciali arrangiamenti nati appositamente per questo progetto discografico. I compositori scelti provengono dal mondo della musica del '900 e contemporanea (Benjamin Britten, György Ligeti, Aaron Copland, George Martin e Marco Lo Muscio), delle colonne sonore (Wojciech Kilar), del Jazz moderno (Jan Garbarek) e del Progressive (King Crimson, Genesis, Van Der Graaf Generator, Emerson Lake & Palmer, Pink Floyd, David Jackson e Steve Hackett). L'ascolto in chiave acustica di queste musiche farà scoprire nuove sfumature e dettagli; si potrà capire anche quanto la musica Progressive interpretata in questa chiave sia effettivamente molto vicina ed influenzata dalla musica classica del '900. Infine la risaputa grande qualità delle registrazioni Velut Luna di Marco Lincetto offriranno un'incredibile gamma sonora nell'ascolto di questo originale ed unico progetto discografico!    

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Two For The Road (LP 180 GR + CD + FILE HD)

Two For The Road (LP 180 GR + CD + FILE HD)

€ 49,00

Two For The Road (LP 180 GR + CD* + FILE HD*) Chiara Pastò, Francesco Pollon *Il CD (NO JEWEL BOX) e i file HD sono all'interno del vinile. LA MEGLIO GIOVENTU’ di Marco Lincetto Chiara Pastò arriva finalmente a realizzare un disco di Jazz. Al quarto lavoro discografico, tutti realizzati con la mia etichetta Velut Luna e con me come produttore, la giovane, brillante, cantante padovana affronta ormai nel pieno della sua maturità artistica e vocale il suo “territorio d’elezione” a cui ha lavorato lungo tutto il suo percorso accademico e che ha praticato in molte occasioni concertistiche. Il repertorio di questo disco presenta alcuni famosissimi standard, come la title track o Round Midnight, ma anche una originalissima escursione nel celeberrimo brano di Astor Piazzolla, libertango, a cui la stessa Chiara dona un affascinate testo inedito. E poi un suo brano originale, scritto con Enrico Santacatterina, Just A Smile, che è un suo cavallo di battaglia di area pop, per così dire, oggi riletto in chiave di standard jazz. Un disco completo e maturo, che viene esaltato dalla sapienza pianistica, dal gusto sopraffino, condito da una tecnica mirabile di Francesco Pollon, forse il più rappresentativo pianista jazz italiano della giovane generazione, che attualmente vive ed opera a New York, dopo aver lì conseguito un prestigioso master alla Manhattan School Of Music - Jazz Arts. Insomma... I giovani, grandi musicisti, esistono ancora, e più che mai, in Italia: basta dare loro lo spazio che si meritano!    

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Sergej Rachmaninov - Études Tableaux

Sergej Rachmaninov - Études Tableaux

€ 18,00

Sergej Rachmaninov - Études Tableaux   INTRODUZIONE DI EDOARDO BROTTO Gli Études Tableaux, miniature-capolavoro di una straordinaria bellezza armonica, di forma, di scrittura, di sintesi, di immagini che sono in grado di evocare e…di una straordinaria difficoltà musicale e tecnica. Non voglio aggiungere altro, la musica è meravigliosamente descrittiva ed è giusto che sia l’ascoltatore a creare i suoi mondi e a percepire i quadri che ogni brano dipinge. Nonostante il repertorio sia noto agli appassionati, questo è un disco particolare e, contrariamente allo standard, ve lo racconto in prima persona. Non avevo il coraggio di suonare gli Études nemmeno quando facevo il pianista a tempo pieno, nonostante avessi sotto le mani le maggiori opere di Rachmaninov, compreso il suo formidabile terzo concerto. Ho pensato invece di studiarli e inciderli quando la vita si è fatta molto più complessa; ingegnere di giorno, pianista di notte. Non voglio mentire dicendo che conciliare le due cose sia facile, non lo è. Suonare a livello da incisione è già di per sé una grande sfida, aggiungere un lavoro complesso da tutti i giorni, rende il tutto eccezionalmente provante. Queste righe fungono da contesto al concetto fondamentale che desidero passi a chi leggerà queste parole: è possibile porsi e centrare obiettivi apparentemente impossibili in un contesto di vita già più che piena. E lo dico perché vale la pena, qualunque cosa si scelga. Le sfide, vinte o perse, ci regalano insegnamenti preziosissimi in primis sul nostro io, sui nostri limiti che puntualmente si riveleranno errati, e poi ci donano una magnifica ondata di conoscenza nuova, ad ampio spettro. Quello che ci vuole è una buona dose di volontà inossidabile, una predisposizione a resistere alla fatica, a volte alla sofferenza, e non farsi mai distrarre dall’obiettivo primario. E un’altra cosa scrivo, non accontentarsi mai di imparare, studiare, sfidarsi, migliorarsi. Perché la soddisfazione è la morte del desiderio. Ora, venendo alle particolarità di questo disco, cominciamo col fatto che il pianoforte utilizzato per l’incisione è il mio personale: un meraviglioso Bechstein D282 che io chiamo Albus. Un sogno di una vita intera, durato più di vent’anni, diventato realtà. Albus mi è stato consegnato direttamente da Berlino questo aprile (2023) e la sua inaugurazione è stata proprio l’incisione di questo disco. La preparazione e accordatura del pianoforte per l’incisione, l’ho curata personalmente. Altro fatto peculiare è che questo disco l’ho registrato io. Con ciò intendo proprio che il lavoro di sound and balance engineer (posizionamento dei microfoni, bilanciamento, trattamento acustico e registrazione) l’ho svolto personalmente. Avevo in mente una ripresa che fosse il più fedele possibile al suono dello strumento, estremamente dettagliata e precisa, con particolare attenzione dedicata ad ottenere una perfetta immagine sonora. La scelta è ricaduta inevitabilmente su elettroniche di assoluta eccellenza e dalla caratteristica di una risposta in frequenza lineare e timbrica neutra: microfoni Sennheiser e Schoeps, omnidirezionali e sub-cardiodi per una grande presenza e cristallina pulizia, preamplificatori Millennia e Rupert Neve che garantissero la minor alterazione possibile del segnale nativo, cavi di segnale all’altezza dei componenti citati. Anche questo è il frutto di anni di studio, di esperienza e di errori; un doveroso grazie va ai preziosi insegnamenti del mio produttore Marco Lincetto al quale ho poi lasciato le tracce finite. Nelle sapienti mani di Marco ho affidato la delicata fase di missaggio e mastering, rigorosamente in catena analogica, come piace a me. Il risultato è una registrazione con un suono naturale e di grande impatto che, con un impianto ben costruito, vi fa entrare il pianoforte in casa, in tutta la sua gloria. Riguardo la scelta dei brani e del loro ordine, è da molto tempo che intuitivamente avevo immaginato questa esatta sequenza. È un percorso di suoni e di immagini che nella mia testa si è sviluppato proprio così, che amo particolarmente e pertanto, non necessiterebbe di ulteriore illustrazione. Ciononostante, aggiungo che da persona che naturalmente percepisce e immagina mondi astratti, al di là delle immagini che questi brani-quadro evocano, la loro sequenza, per spiegarla a parole comprensibili, mi ricorda una bellissima iterazione di funzioni sinusoidali in tre dimensioni spaziali e una temporale, traducibile in un lenzuolo di puro spazio che si muove sinuosamente, avvolgendoti a volte, intervallando momenti di grandissimo impeto ad altri di profonda riflessione, a volte sgomenta, ma in ogni caso intima. A fronte dell’incisione integrale, l’aver estratto questi dodici brani in questo esatto ordine, non ha fatto altro che confermare quell’intuizione avuta molto tempo addietro. Raccomando un ascolto di filato per comprendere al meglio quanto scritto sopra. Rachmaninov e io. Si potrebbe dedicare l’intero libretto solo a questo tema. Semplicemente, per concludere, la sua musica è la mia anima gemella in musica. Ho dedicato gli ultimi quindici anni a studiare e suonare le sue opere. Il suo linguaggio è talmente parte di me che ho inciso un intero disco (Within & Without – Homage to Rakhmaninov) che raccoglie una serie di mie composizioni originali dedicate al grande maestro. Con questo invece, voglio rendergli di nuovo omaggio suonando la sua di musica, per celebrare il 150simo anniversario della sua nascita.  

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