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FALLING IN LOVE

FALLING IN LOVE

€ 18,00

24bit / 96kHz digital recordings made at Auditorium Pollini, Padova, Italy, on September 5 - 7, 2005. All arrangement by Massimo Parente. Cheryl Porter, voice, Massimo Parente, grandpiano, Franco Lion, doublebass, Paolo Balladore, drums. Orchestra di Padova e del Veneto, conductor: Maffeo Scarpis. Con questo progetto l'etichetta discografica indipendente Velut Luna continua ad affermare il suo ruolo di leader italiana per quanto riguarda la produzione di dischi aventi per protagoniste grandi interpreti femminili di jazz e blues, le Sophisticated Ladies di Velut Luna. Cheryl Porter è una delle poche vere grandi voci jazz di oggi. Autorevoli critici internazionali hanno parlato di lei come di un'interprete in grado di riassumere in sè la grande classe di Sarah Vaughan con la duttilità  e la potenza vocale di Shirley Bassey. In questo disco, quindi, Cheryl Porter riveste il ruolo di protagonista ideale, in grado di garantire quell'autorevolezza interpretativa necessaria per riuscire nell'intento ambizioso di riproporre le atmosfere e le sonorità  dei grandi dischi jazz con orchestra prodotti dalla Capitol Records e dalla Columbia fra la fine degli anni '50 e l'inizio degli anni '60: brani indimenticali del american songbook, quali Bewitched, You've changed, You don't know what love is, Smile, Someone to watch over me, e molti altri ritrovano in questo disco la il groove originale e la passione che li hanno resi pagine immortali del cultura musicale del '900. Fondamentali nel raggiungimento del risultato sono gli arrangiamenti originali composti per l'occasione da Massimo Parente. Per ricreare il più possibile anche il suono unico ed originale dei dischi Capitol la registrazione è stata effettuata rigorosamente in diretta nell'arco di due giorni nel grande Auditorium Pollini di Padova, mescolando sapientemente la più sofisticata tecnologia digitale oggi disponibile con microfoni e stadi analogici valvolari "vintage".  

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CIAO FRED !

CIAO FRED !

€ 18,00

JAZZ: The Metronomes: Francesco Michielin, voce, kazoo, trombetta / Carlo Piccoli, piano e voce / Stefano Fedato, batteria, fischietti e cori / Special Guests: Marco Strano, sax tenore / Michele Giacomazzi, chitarra acustica. 24Bit / 96 kHz Digital Recording Live in studio at Magister Studio Preganziol, Italia, 4 e 5 Giugno 2004 Dalle note di copertina di Franco Ceci Colpis Dedicato a Fred Buscaglione, con una simpatica parentesi di swing partenopeo dell'amico e maestro Renato Carosone, Ciao Fred è un disco godibile, agile e coinvolgente. Senza orpelli o arzigogoli di sorta, è musica fatta con gusto e gioia, e suonata con il cuore. I Metronomes sono in tre, e loro musica è una miscela infuocata e pulsante di swing, boogie e jumpin'jive. Una musica allegra insomma, di quelle che batti il piedino e che ti metti a ridere da solo anche se non capisci le parole perchè sono in inglese. Oppure le capisci, perchè sai l'inglese o perchè sono in italiano, e sono tristissime. E ridi lo stesso. Checco Michielin, sontuoso vocalist dall'ugola catramata, è il leader carismatico del gruppo. Si muove sul palco come un felino alcolizzato. Canta urla fischia parla borbotta grovigli di note.E' il terrore delle signore delle prime due file. Carlo Piccoli, pianista supremo, accompagna il procedere del compare con il suo stile ora liquido ora balzelloni. Anche lui fischia. E canta, ai cori. Infine Stefano Fedato, il batterista, euforico imprevedibile scalpitante treno del gruppo, sempre pronto ad imprimere alla musica delle serate le velocita' piu' ardite. Anche lui fischia (prima della partenza). E canta, ai cori. Manca del tutto il basso. La linea di basso, mi dicono, è data dalla mano sinistra del pianoforte, cioè di Carlo Piccoli. QUESTO CD E' DISPONIBILE ESCLUSIVAMENTE PER IL MERCATO ITALIANO   

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FELIX  VLHD HIGH QUALITY

FELIX VLHD HIGH QUALITY

€ 18,00

JAZZ: Original Compositions by Massimo Salvagnini. Massimo Salvagnini Tenor Saxophone, Stefano Bassato Guitar, Franco Lion Doublebass, Roberto Facchinetti Drums. 24bit / 96kHz "Live in studio" original recording at Magister Studio, Preganziol, Treviso, Italy on October, 2004. Dalle note di copertina di Massimo Salvagnini Non saprei come ricostruire in poche parole l'origine di questo cd. Fortunatamente nessuno mi ha chiesto di farlo. Siamo tutti abituati a tagliare corto su certe cose. Chi crea musica e chi l'ascolta fanno in fondo la stessa cosa: si procurano piacere direttamente dalla musica. Se cercassi di raccontare il percorso che mi ha portato al cd che avete in mano, sarebbe come se voi cercaste di spiegare a me la stessa cosa vista dall'altro Iato, cioè il vostro percorso verso questo stesso cd. Non c'è tempo per tutti i racconti, purtroppo. Molti preferiscono comperare racconti già fatti, sotto forma di libri pubblicati in milioni di copie, piuttosto che ascoltare le persone che incontrano ogni giorno. Così va il nostro mondo. Il brano intitolato "Gino", scritto per mostrare al mio amico Gino quanto semplici sono le cose quando si ha un pianoforte davanti, mi ha dato l'idea di dedicare tutti gli altri brani ai miei amici, cambiando loro il titolo Questo CD è stato realizzato con la tecnica VLHD. Il risultato finale non ha paragoni in termini di micro e macro dinamica, dettaglio, estensione timbrica e spazialità  

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FRANZ LISZT GRANDES ETUDES POUR LE PIANO MASSIMO GON  AUDIOPHILE EDITION SACD + DVD A

FRANZ LISZT GRANDES ETUDES POUR LE PIANO MASSIMO GON AUDIOPHILE EDITION SACD + DVD A

€ 36,00

CLASSICAL. Original Compositions By Franz Liszt. Massimo Gon, Steinway GrandPiano. Recorded at Arabesque Hall in Valdagno Italy on March 1- 3, 2004. Marco Lincetto e Matteo Costa hanno registrato questo importante programma musicale per pianoforte solo - Franz Liszt - 12 Grandi Studi per Pianoforte - al pianoforte lo straordinario virtuoso e specialista lisztiano Massimo Gon- utilizzando la seguente metodologia: Unico set microfonico, unico preamplificatore microfonico, dotato quest'ultimo di uscite linea doppie e perfettamente identiche. Il segnale proveniente da queste uscite è stato registrato su due Hard Disk recorder multistandard perfettamente identici (GENEX GX 9048), impostati però in modo tale da convertire il segnale uno in formato DSD nativo (= SACD) ed uno in PCM 24bit / 192Khz (= DVD-A). In questo modo sono stati realizzati due master perfettamente identici: uno nello standard DSD - SACD, l'altro nello standard 24bit / 192Khz - DVD-A per quanto riguarda il segnale analogico di partenza. Da tali master è stato realizzato un elegante cofanetto doppio con Marchio VELUT LUNA, contenente un SACD ed un DVD-A, sia stereo che multicanale entrambi, in vendita al pubblico regolarmente su questo sito nella categoria SPOT RELEASES. Ecco quindi che, per la prima volta in assoluto a livello mondiale, un produttore discografico mette a disposizione di ogni utente, in possesso di un lettore multiformato universale, o di due lettori separati, la possibilità  di decidere secondo il proprio gusto quale dei due sistemi antagonisti suona meglio.. E' anche importante sottolineare che nel DVD-A è riportata una delle rarissime registrazioni effettuate in formato nativo 24bit / 192kHz, ovvero il favoloso formato di cui molti parlano, ma di cui pochissimi hanno potuto ascoltare effettivamente le reali potenzialità . Il cofanetto contiene un DVD Audio e un SACD Hybrid (strato SACD + strato CD), entrambi stereo e multicanale.   

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SUONO SELVATICO

SUONO SELVATICO

€ 18,00

POP. Original Compositions by Francesco Pinetti. Francesco Pinetti, vibraphone glockenspiel, percussions / Marco Conti, bass / Giovanni Falzone, trumpet / Marco Bianchi, marimba / Emanuele Maniscalco, drums / Carlo Garofano, african percussions / Carl Nicita, flutes / Paolo Manzolini, guitars. 24 bit/96Khz Recording at MC Studio, Gavirate, Varese, ITALY. Vacuum tubes microphone preamplifier by Luca Martegani was used. Suono Selvatico è un progetto che vuole dare risalto al lato vitale (selvatico appunto) del fare musica: il Francesco Pinetti Ensemble conta otto musicisti (perlopiù molto giovani) ed è anche un ensemble di persone che condividono questo aspetto positivo del suonare insieme. Gli arrangiamenti dei brani, oltre a risentire di molte influenze stilistiche che non possono permettere di etichettare questa musica, danno a ciascun brano un carattere particolare ma sempre attento a far risaltare questi due aspetti: 1. il suono "naturale" dell'ensemble, cioè l'insieme dei timbri degli strumenti mescolati in modo inusuale 2. l'aspetto "selvatico" del produrre il suono, cioè il suonare cose semplici che non richiedano troppo cervello per essere comprese. L'ascoltatore viene trascinato in questo ambiente selvaggio (ma non ostile e violento, tutt'altro) per ritrovare la sua dimensione selvatica, per condividere un po' di libertà che questa musica vuole portare attraverso la sua ispirazione che viene dalla natura. Uno dei brani, ad esempio, riporta la melodia cantata da un merlo in primavera senza alcuna modifica (Merland). Un ascolto "easy" dunque, che spesso rimane impresso nella parte più selvatica di chi ascolta.  

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THE BACH FAMILY

THE BACH FAMILY

€ 18,00

CLASSICAL: Antonella Ciccozzi, harp (1810 S.Herard 43 strings), Marco Rogliano violin, Luca Paccagnella, cello.24Bit / 96Khz digital recording made at Main Hall Fondazione Musicale Masiero e Centanin Arquà  Petrarca (Italy) on January, 2004. Dalle note di copertina Di Antonella Ciccozzi Nell'immensa produzione musicale dei più importanti rappresentanti della famiglia Bach, sono pochi i brani rivolti all'arpa, ma di grande arricchimento per il suo repertorio; riunendoli ho confrontato due generazioni (John Sebastian 1685-1750; i figli C.Ph.Emanuel1714-1788 e Joh.Christian 1735-1782) con le loro diverse tendenze, diversi gusti e talvolta, diversi spessori. In apertura la Suite in mi maggiore BWV 1006a di J.S.Bach, trascrizione autografa su due pentagrammi (chiave di soprano e chiave di basso), priva di una destinazione strumentale esplicita, della terza Partita per violino BWV 1006. La particolare tessitura medio- bassa, che caratterizza il pezzo, induce ad escludere gli strumenti a tastiera come plausibili destinatari e suggerisce il liuto o l'arpa. Tuttavia l'esecuzione di tale Suite, spesso affidata al liuto, è di fatto trascurata nel repertorio arpistico se non in qualche versione manipolata o trascritta in altre tonalità . Pertanto la versione che intendo proporre, dopo averne sperimentato la fattibilità  sull'arpa, è quella ORIGINALE AUTOGRAFA di J.S.Bach. Il legame dell'opera con l'arpa potrebbe apparire rinsaldato dalla curiosa coincidenza della presunta data di stesura della Suite( 1720 ca.) con la nascita della prima arpa a pedali a movimento semplice. Benchè la circostanza potrebbe essere il frutto di una pura casualità , dato che la meccanica ancora assai limitata dell'arpa non avrebbe potuto consentire l'esecuzione di un pezzo tanto articolato, l'interesse per il nuovo strumento potrebbe averne ispirato la composizione.     

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SE POTESSI AVERE...

SE POTESSI AVERE...

€ 18,00

"...Se potessi avere" è un affettuoso ed accorato omaggio alla grande canzone leggera italiana degli anni '30 e '40 e, in definitiva, a quell'epoca, pur tanto tormentata e sofferta, ma ancora pregna di positività, sguardo verso il futuro e valori che forse oggi un po' si sono perduti (per non parlare della "qualità" delle canzoni leggere italiane di oggi...). Desidero sottolineare che si tratta di un omaggio e non, come negli ultimi anni è spesso capitato di riscontrare in operazioni analoghe, di una caricatura o di una rilettura in chiave più o meno ironica, più o meno contaminata. Fin dalla realizzazione degli arrangiamenti si è optato per una scelta strumentale rigorosamente filologica rispettando l'organico tipico delle compagini orchestrali dell'epoca (vedi ad esempio le orchestre dirette da Cinico Angelini); per proseguire poi con le scelte squisitamente interpretative dei due cantanti solisti (Luca Merlini e Giuliana Beberi), che hanno dedicato lunghi mesi allo studio dei grandi protagonisti dell'epoca e del loro stile, non tanto per "copiarlo", ma per farlo proprio. E lo straordinario risultato alla fine è lì, evidente: non viene imitato nessuno dei cantanti dell'epoca, ma Luca e Giuliana sembrano provenire direttamente da quegli anni. Un ulteriore motivo di interesse, testimone dello sforzo d'amore compiuto, è la realizzazione di tre nuovi brani, composti nello stile dell'epoca, dai tre arrangiatori di tutto il progetto, che sono i maestri Stefano Caniato, Fabrizio Castania e Patrik Trentini (quest'ultimo anche direttore dell'orchestra, sul podio). "...Se potessi avere" (English version) is an affectionate and heartfelt tribute to the great Italian light song of the 30s and 40s and, ultimately, at that time, although so tormented and suffering, but still full of positivity, looking towards the future and values that perhaps today a little lost (not to mention the "quality" of today’s Italian songs...). I wish to stress that this is a tribute and not, as has often happened in recent years in similar operations, a caricature or a reinterpretation in more or less ironic, more or less contaminated key. Patrick Trentini conductor / Giuliana Beberi vocal / alto, tenor saxes / Luca Merlini vocal 24 Bit / 96 kHz / 24 tracks Original Recording: Studio Magister Sala A on April 8, 9 - 2004 Preganziol, Treviso (Italy)  

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