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CANZONI D'AUTORE

Le radici di una intolleranza

Le radici di una intolleranza

€ 18,00

Le radici di una intolleranza Questo è un disco che nasce dalla necessità di un intellettuale, che è anche un artista, un musicista, di esplorare il malessere della società attuale, sempre più tesa ad obbligare l'umanità ad un futuro opprimente le libertà individuali e del pensiero critico, distopico nel profondo: un futuro che in realtà è già presente. Antonello Cresti presenta quindi il proprio percorso di analisi della propria maturata intolleranza, che finisce per indicare criteri comuni a tutte le persone ancora dotate di libero pensiero e anelito alla vera libertà, in una società democratica ideale, sempre più immagine sfuggente nelle nebbie dei totalitarismi, ideali ed effettivi, oggi sempre più dominanti. Relativamente allo stile compositivo, riportiamo le parole dell'autore stesso: "Poiché non ho mai amato prendermi troppo sul serio, e poiché da Battiato ho imparato la tecnica del citazionismo, tutte questa canzoni sono attraversate da riferimenti allo “spazio sonoro” della mia adolescenza, ed emergono rimandi a Carmen Consoli, Bluvertigo, Litfiba, ed ancora Sex Pistols, Manu Chao, o lo stesso Battiato… Queste sei canzoni forse non contengono il me di oggi, ma è certo che io contengo loro. Ed è un bel senso di continuità"  

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AMBRA

AMBRA

€ 18,00

Lucia Minetti, straordinaria interprete, voce importante della scena italiana, insieme a Andrea Zani al pianoforte e a Martino Maina al violoncello, musicisti solidi, sensibili e curiosi verso la musica tutta rilegge in chiave cameristica brani d’autore, vere perle della canzone (italiana, francese, brasiliana, argentina, spagnola) con intensità e grande personalità espressiva. Un trio che valica i confi ni di genere con curiosità formato da musicisti con percorsi musicali diversi. Interpreti preparatissimi, duttili e consapevoli ognuno del proprio strumento. Lucia Minetti, cantante amata da registi e autori che le hanno dedicato musiche e liriche è nota per la vastità dei suoi repertori, l’intensità delle sue interpretazioni e l’ uso sapiente di dinamiche e colori. E’ stata definita da Lidia Ravera “Mezzo soprano e mezzo angelo del cielo” e da Giorgio Gaslini “La migliore nuova interprete della canzone d’autore”. Crowdfunding Project - Very special thanks to our supporters: Gian Carlo Ariosto, Marco Luca Bovati, Daniele Guarise, Paolo Marchetti, Fabio Seretti, Fabio Borelli, Simona Amodio, Brunella Pugnaloni, Pietro Asolari, Alessandro Belli, Gaetano Laureanti, Sergio Boretto, Raffaele Biolcati, Davide Saronni, Giovanni Cornara. Un grazie anche a Luca Turolla. Lucia Minetti, voce / Andrea Zani, pianoforte / Martino Maina, violoncello  

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Retrato Brasileiro

Retrato Brasileiro

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 41 anni in due...   Giuditta Franco è una cantante che ha appena compiuto 21 anni, che nasce in una famiglia di musicisti, che canta forse da sempre, ma che anche ha pensato di formare la sua voce, studiando in Conservatorio. La bellezza del suo timbro vellutato, aiutata da una tecnica vocale impeccabile, ci fa ricordare uno stile dimenticato, affabulatorio, che alcuni grandissimi del passato hanno fatto sì che nascesse anche una definizione precisa per questo modo di cantare, ovvero "crooner". E questi grandissimi vanno da Frank Sinatra, a Nat "King" Cole, a Tony Bennet, ma anche, al femminile, da Lena Horne, a Rosemary Clooney, fino alle famosissime Diana Krall e Norah Jones. Giuditta canta con timbro profondo, vellutato, caratterizzato da note basse suadenti e note alte scintillanti, ferme e mai aggressive e così ti accompagna in una dimensione di musica vera, armonicamente complessa, melodicamente ammaliante. Tutte caratteristiche che trovano autentica esaltazione e piena valorizzazione dal grande repertorio della bossanova classica.   Pietro Pasinato non è da meno. 20 anni, chitarrista eccelso che parallelamente ai rigorosi studi accademici al Conservatorio, ha sempre mantenuto curiosità e applicazione anche nei confronti di altri generi musicali, dal jazz, innanzitutto, alla musica brasiliana e perchè no, strizzando l'occhio al rock e al blues. La sua tecnica non teme rivali, è una tecnica "metabolizzata", che nonostante la giovane età consente a Pietro di potersi concentrare sulle nuances dello stile specifico che di volta in volta decide di affrontare: una sorta di Zelig elegantissimo al servizio della grande musica.   Giuditta e Pietro rappresentano un mix tanto perfetto quanto esclusivo nel panorama musicale dei giovani d'oggi. Per nulla servi di un sistema commerciale che li spingerebbe a muoversi in tutt'altri ambiti, sia a livello di contenuti che di spazi mediatici, loro hanno scelto invece di cavalcare la pericolosa tigre dei masterpieces del passato, un repertorio in cui tutti i più grandi di ogni tempo si sono già espressi. E' una sfida che io so essere già vinta e che non a caso ho deciso di fissare in un disco che lo farà capire anche a tutto quel pubblico più curioso e attento, lontano dalle sirene della comunicazione di massa.   Retrato Brasileiro è il titolo di una delle più famose canzoni scritte da Baden Powell che descrive perfettamente anche il senso di questo disco: un significato che nell'intimo è ancora meglio fotografato dalla canzone, famosissima "Chega de Saudade", ovvero "Basta Nostalgia" che nel testo originale è dedicata ad una donna. Ma noi vogliamo leggere un significato traslato di questo testo, dedicando l'affermazione "Basta Nostalgia" alla Grande Musica. Basta Nostalgia della Grande Musica Brasiliana dell'epoca della Bossa Nova, da parte di tutto quel pubblico stanco dei clichè di plastica imposti dal grande circo mediatico della contemporaneità: la Grande Musica ritorna e lo fa non con una vecchia gloria sul viale del tramonto, ma con due ragazzi giovanissimi che sanno ridare linfa vitale alle note vere, quelle che non moriranno mai. Buon ascolto!    

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DREAMLAND

DREAMLAND

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"Perché intitolare Dreamland un album di canzoni ispirate agli scenari, alla storia, agli angoli segreti d'America? La risposta sta tutta nell'accezione che abbiamo dato alla parola "sogno". In queste visioni poetico-musicali l'America non è quella reale che tutti conosciamo. È un luogo magico, perfino iniziatico, in cui confluisce e convive tutto ciò che l'America ci ha dato nel corso della sua e della nostra storia; il tutto distillato nell'afflato di un viaggio che vive di sé medesimo, e che diventa la propria stessa destinazione: una destinazione che ci piace cantare, una "terra di sogno" che pretendiamo, ostinati, di abitare." Lucia Minetti Le canzoni di Dreamland si ispirano dunque alla grande tradizione sia dei grandi songwriters americani, da Tom Waits a Ryan Bingham, da Woody Guthrie a Bob Dylan, sia alla grande tradizione musicale "nativa" che parte dal blues e arriva al jazz. Un disco imperdibile, dunque, per chi ama la grande musica americana, filtrata dalla grande sensibilità di due artisti sublimi come Lucia Minetti e Fabio Ranghiero.   "Why did we give such a title to this, an album of songs inspired by the landscapes, the history, the secret corners of America? The answer is all in the meaning of that first part of the word, "dream". In these poetical and musical visions, America is not the real country we all know. It is a magical place, even esoteric, where everything that America has given us in the course of her and our history converges and coexists; all distilled in the inspiration of a journey that finds its destination in itself: a destination that we like to sing, a "dream land" that we resolutely demand to inhabit." Lucia Minetti The songs of Dreamland are inspired both by the great tradition of the greatest American Songwriters, from Tom Waits to Ryan Bingham, from Woody Guthrie to Bob Dylan, both by the great tradition of the original American Music, from Blues to Jazz. Two wonderful Italian Artists such as Lucia Minetti and Fabio Ranghiero tribute their passion and incredible quality to the Great American Music.  

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THE OTHER GIRL

THE OTHER GIRL

€ 18,00

VELUT LUNA CVLD325                            UPC:  8019349977999 01 - Dove sei  (Vittorio Matteucci) 2:46 Francesco Pollon, grandpiano Riccardo Di Vinci, double bass Marco Soldà, drums Magister Espresso Orchestra, strings 02 - Tra i ricordi e i perchè   (Marco Strano, Alessandro Magliarditi)  3:11 Francesco Pollon, grandpiano Riccardo Di Vinci, electric bass Marco Soldà, drums Pietro Mirabassi, tenor saxophone Magister Espresso Orchestra, strings 03 - Simple Life  (Fabrizio Castania, Dino Doni, Chiara Pastò)  3:05 Enrico Santacatterina, guitar Riccardo Di Vinci, electric bass Marco Soldà, drums Massimo Tuzza, percussions Magister Espresso Orchestra, strings 04 - Non più noi  (Marco Strano, Alessandro Magliarditi)  4:12 Francesco Pollon, grandpiano Riccardo Di Vinci, double  bass Marco Soldà, drums Pietro Mirabassi, tenor saxophone Magister Espresso Orchestra, strings 05 - Just Smile  (Enrico Santacatterina, Chiara Pastò)  4:13 Francesco Pollon, grandpiano Riccardo Di Vinci, electric bass Marco Soldà, drums Enrico Santacatterina, guitar Magister Espresso Orchestra, strings 06 - Cry Me A River  (Arthur Hamilton)  4:57 Francesco Pollon, grandpiano Magister Espresso Orchestra, strings 07 - Bellezza No  (Alejandro Saorin Martinez)  3:23 Francesco Pollon, grandpiano Riccardo Di Vinci, piccolo bass Marco Soldà, drums Massimo Tuzza, percussions Enrico Santacatterina, guitar Emiliano Tamanini, trumpet Angel Ballester Veliz, alto sax Gigi Grata, trombone Giorgio Beberi, baritone sax 08 - Se crederci   (Vito Caporale)  3:48  Francesco Pollon, grandpiano Riccardo Di Vinci, double bass Marco Soldà, drums featuring Baraonna: Vito Caporale, Delio Caporale, Daphne Nisi, Eleonora Tosto 09 - I Poeti   (Ninni Arini)  3:50  Francesco Pollon, grandpiano Riccardo Di Vinci, electric bass Marco Soldà, drums Enrico Santacatterina, guitar Giuseppe Barutti, cello solo Magister Espresso Orchestra, strings 10 - Lontano, lontano  (Luigi Tenco)  3:36 Francesco Pollon, grandpiano Riccardo Di Vinci, double bass Marco Soldà, drums Pietro Mirabassi, tenor saxophone 11 - Feel You On My soul (Fabrizio Castania, Dino Doni, Chiara Pastò)  3:18 Francesco Pollon, grandpiano Giuseppe Barutti, cello solo Magister Espresso Orchestra, strings 13 - The Other Girl  (Enrico Santacatterina, Chiara Pastò)  4:13 Enrico Santacatterina, guitar, electric Bass, drums, chorus Massimo Tuzza, percussions Magister Espresso Orchestra, strings total time: 44:39 All strings scores composed and arranged  by Fabrizio Castania Tracks 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 9, 11, 12 arranged by  Fabrizio Castania Track 7 arranged by  Alejandro Saorin Martinez Track 8 arranged by  Vito Caporale Track 10 arranged by  Francesco Pollon & Chiara Pastò Magister Espresso Orchestra First and Second Violins: Luca Mares, Sabina Bakholdina, Erika Fassetta, Gianpiero Zanocco, Giorgio Baldan Violas: Mario Paladin, Paolo Pasoli, Francesca Levorato, Alessandra Di Vincenzo Cellos: Giuseppe Barutti (solo), Alessandra Boldrin, Alan Dario  Francesco Pollon plays on Steinway & Sons D274 Concert Grandpiano tuned and prepared by Silvano Zanta Enrico Santacatterina plays on Ibanez, Godin Multiac, Gibson The Firebird, XoX Handle, Ovation guitars - 88.2kHz / 24bit digital recording made at Magister Recording Area, Preganziol, Italy on June 8 --> 22, 2020 - Analog mix made at Magister Recording Area, Preganziol, Italy on June 27 --> 30, 2020 - Mastering made by Simon Hayworth, at Super Audio Digital, Devon, UK, on July 15, 16, 2020 Production:  VELUT LUNA Executive Producer:  Marco Lincetto Musical Producer:  Marco Lincetto Musical Consultant:  Fabrizio Castania Chiara's Vocal Producer: Enrico Santacatterina Chiara's Vocal Coach: Chiara Morandin Balance Engineer: Marco Lincetto Recording Engineer:  Andrea Valfrè Mix Engineers: Andrea Valfrè, Marco Lincetto Mastering Engineer:  Simon Hayworth Cover and Inside Photos:  Marco Lincetto Graphics and Design:  L'Image  

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ITALO BAIANA

ITALO BAIANA

€ 18,00

UPC: 8019349867986 24bit/88.2kHz original digital stereo recording, mixed & mastered live on stage direct to two tracks, using just analog equipment (Rupert Neve Portico Analog Console, Maselec, Millennia Media).  All recordings, mix and mastering as described above were made at Fondazione Musicale Masiero e Centanin, Main Hall, in Arquà Petrarca (Italy), on July 22, 23, 2019 No post production was applied to the original takes: this project is totally editing free.  Lara Cavalli Monteiro, voice David Beltran Soto Chero, guitar Achille Succi, bass clarinet & flute Valerio Galla, percussions Lorenzo Capasso, marimba Beppe Calamosca, trombone Cicadas & Crickets, continuous ambient ItaloBaiana 01 - Rio Doce (David Beltran Soto Chero - Lara Cavalli Monteiro) 4:35  02 - E' doce morrer no mar (Dorival Caymmi)  4:17 03 - Cajuina (Caetano Veloso)  4:37 04 - Reconvexo (Caetano Veloso)  3:24 05 - E' d'Oxum / Canto para Oxum (oro mi maio) (Geronimo Santana / Bantos Iguape)  6:02 06 - Elefante azul (David Beltran Soto Chero - Lara Cavalli Monteiro)  5:26 07 - Travessia (Milton Nascimento)  3:56 08 - Miragem de carnaval (Caetano Veloso)  3:35 09 - Nossa cama (David Beltran Soto Chero - Lara Cavalli Monteiro)  4:37 10 - Coquerais (David Beltran Soto Chero - Lara Cavalli Monteiro)  3:24         Tot. time: 43:56 All arrangements by David Beltran Soto Chero Production: VELUT LUNA Executive producer: Marco Lincetto Musical Producer: David Beltran Soto Chero Recordind, mix & mastering: Marco Lincetto Photo: Marco Lincetto Design: L'Image   Di te resisterà sempre un alito di vita viva perchè da te ho preso la materia per costruire la casa-donna che sono oggi. Tu con me cammini, canti, abbracci. Io con te mi immergo nelle profondità dei più svariati sentimenti, con te tocco la mia anima, la lacero, la ricucio e incontro di nuovo la tua. A te ogni mia nota, mio leone, mio Zumbi, meu Preto. Of you will always resist a breath of life because from you I have taken the matter to build the woman-home I am today. You walk with me, you sing with me, you embrace with me. With you I immerse myself in the depths of the most varied feelings, with you I touch my soul, I tear it up, I sew it up and I meet yours again. To you my every note, my lion, my Zumbi, meu Preto.  

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HEART/STRINGS

HEART/STRINGS

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UPC: 8019349997881 heart / strings 1 - Memories (Oscar del Barba - Stefano Bortolussi)  3:21 2 - Rencontre (Oscar del Barba - Luca Ragagnin)  2:13 3 - Lullaby (Oscar del Barba - Enrico Remmert)  4:18 4 - So Look at me (Oscar del Barba -Francesca Tini Brunozzi)  4:15 5 - Per sempre naviganti (Oscar del Barba - Giuseppe Grattacaso)  4:24 6 - In The Whisper of Sighs (Oscar del Barba - Stefano Valanzuolo)  3:33 7 - I Will (Oscar del Barba - Stefano Bortolussi)  3:48 8 - Il nostro amor (Oscar del Barba - Dario Voltolini)  4:07 9 - Highway of the mind (Oscar del Barba - Stefano Bortolussi )  3:48 10 - In volo (Oscar del Barba - Giuseppe Grattacaso)  4:49 11 - Como um tormento ( Oscar del Barba - Marco Bortoli)  4:17 12 - Il ponte (Oscar Del Barba - Dario Voltolini)  3:28          Tot. time:  46:29 Original music & arrangements: Oscar del Barba Poems: Stefano Bortolussi, Marco Bortoli, Giuseppe Grattacaso, Luca Ragagnin, Enrico Remmert, Francesca Tini Brunozzi, Stefano Valanzuolo, Dario Voltolini. Lucia Minetti, voice Quartetto Echos Andrea Maffolini e Ida Di Vita, violins Giorgia Lenzo, viola Martino Maina, cello 24bit / 88.2kHz original recording, made strictly live in studio at Area Magister Studios, Preganziol, Italy, on July, 31 and August 1, 2019 Marco Lincetto choose all tube microphones Ribera R12 and R47 Production: Velut Luna Executive Producer: Marco Lincetto Musical Producers: Lucia Minetti & Marco Lincetto Recording, mix and mastering: Marco Lincetto Wordmaster (editing & English translations): Stefano Bortolussi Translation "Como um tormento": Juliana Folle Beraldo Photo: Marco Lincetto Photo Oscar del Barba: Roberto Cavalli Design: L'Image   Quando ho proposto l'idea di questo disco a Oscar del Barba e Stefano Bortolussi, sapevo di avere a che fare da un lato con un compositore di rara raffinatezza e creatività, e dall'altro con un poeta per il quale la musicalità del verso è un elemento imprescindibile. Sapevo, insomma, che in loro avrei avuto due compagni di avventure in perfetta sintonia con ciò che avevo in mente: qualcosa di nuovo e al tempo stesso un ritorno alle origini. Stefano e io abbiamo raccolto, oltre a tre suoi contributi originali in lingua inglese, i testi di alcuni tra i più bravi poeti e scrittori italiani di questi anni, per i quali ho voluto pormi come una sorta di musa ispiratrice, chiedendo loro di elaborare versi sui grandi temi dell'amore, del desiderio, della lontananza, del ricordo e partecipandovi a mia volta con intuizioni, varianti e suggerimenti. Abbiamo modellato e levigato le parole a noi affidate, in cui ricorrono figure alle quali sono molto affezionata come l'acqua e il viaggio. Successivamente abbiamo affidato i testi alle sapienti mani di Oscar, che li ha messi in musica e orchestrati per quartettod'archi, cesellando le note sui versi con sapienza e profonda ispirazione. Ma soprattutto io ho sperimentato, cantato e interpretato seguendo un’idea di canzone che si distaccasse e prendesse il volo dalle convenzioni; e Stefano e Oscar hanno ascoltato e suggerito a mente aperta. Il risultato, ne siamo convinti, è una volta tanto fedele all'intento di partenza: quello di riallacciare i rapporti tra canzone e poesia, oggi troppo spesso sacrificati sui falsi altari delle rime facili e dell'orecchiabilità. Compagno di viaggi ideale il Quartetto Echos, un gruppo giovane, pieno di entusiasmo, talento e passione e curioso verso i progetti crossover. Garanzia di sempre la grande maestria di Marco Lincetto dietro il banco regia e il suo prezioso apporto come produttore discografico. Questa, dunque, è la nostra idea di canto libero. O forse sarebbe meglio dire "una delle nostre idee", poiché ho la sensazione che ne seguiranno molte altre. Lucia Minetti When I proposed the idea for this album to Oscar del Barba and Stefano Bortolussi, I knew that I was dealing with a composer of rare refinement and creativity and with a poet in whose versesmusicality is an essential element. I knew, in short, that in them I would have two companions of adventures in perfect harmony with what I had in mind: something new and at the same time a return to the origins.  Stefano and I have collected, in addition to his three original contributions in English, the texts of some of the best Italian poets and writers of these years. I wanted to be a sort of inspiring muse for them, asking them to dedicate their verses to the great themes of love, desire, longing and memory, and contributing in turn with insights, variants and suggestions. We molded and polished the words entrusted to us, where certainimages that I am particularly fond of — such as the seas and our travels upon them — are deliberately recurrent. Then we entrusted the words in Oscar's masterful hands, and he set them to music and created the score for string quartet, chiseling his notes around the verses with great skill and inspiration. But above all I experimented, sang and interpreted, following an idea of song that would break away and take flight from any convention; and Stefano and Oscar listened and made their suggestions with an open mind. The result, we are convinced, is for once faithful to our original intent: that of resuming the connections between song and poetry, now too often sacrificed on the false altars of easy rhymes and catchiness. In this journey I found an ideal travel companion in the EchosQuartet a young group overflowing with enthusiasm, talent, passion and curiosity towards crossover projects. All this, as always, has been ensured by the great mastery of Marco Lincetto behind the console and by his precious support as a record producer. This, then, is our idea of canto libero. Or perhaps I should say "one of our ideas", since I have the feeling that many more will follow. Lucia Minetti  

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ILLEGAL LOVE 2

ILLEGAL LOVE 2

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01 - Calling You  (Bob Telson) 02 - The Way You Make Me Feel  (Michael Jackson) 03 - Smooth Operator  (Sade Adu, Ray St.John) 04 - Street Life  (Joe Sample, Randy Crawford) 05 - Lover Man  (Jimmy Davis, Roger Ramirez, James Sherman) 06 - Maha Bratha 2  (Enrico Santacatterina, Massimo Tuzza) 07 - Jolene  (Dolly Parton) 08 - Nothing Compares 2 You  (Prince) 09 - Wicked Game  (Chris Isaak) 10 - Drums Take 2  (Massimo Tuzza) 11 - Wonder Why  (Enrico Santacatterina) 12 - Mad About You  (Alex Callier) 13 - Rolling In The Deep  (Adele Adkins, Paul Epworth) 14 - Always Remember Us This Way  (Lady Gaga, Natalie Hemby, Hilary Lindsay, Lori McKenna) 15 - Against All Odds  (Phil Collins)   Chiara Pastò, voice Enrico Santacatterina, guitars, acoustic bass and chorus Massimo Tuzza, drums and percussions   Special Guest: TRUE VOICE GOSPEL CHOIR, Anna Tosato, conductor   88.2kHz / 24bit digital recordings made at: - Guitars and Acoustic Bass, Velut Luna Studios, Casalserugo, on April 9 - 10, 2019 - Drums and Percussions, Area Magister Studios, on April 15 - 16, 2019 - Voice, Velut Luna Studios, Casalserugo, on April 17 - 18 - 19 - 20, 2019 - Chorus, Velut Luna Studios, Casalserugo, on April 23 - 24, 2019 - Gospel Choir, Santa Croce Reharsal Hall, on May 7, 2019   88.2kHz / 24bit digital mix and analog mastering made at Velut Luna Studios, Casalserugo, on April 25 - 26 - 27 - 28 - 29 and May 8, 2019   Production: VELUT LUNA Executive Producer: Marco Lincetto Musical Producer: Enrico Santacatterina Recording, Mix & Mastering Engineer: Marco Lincetto Photo: Marco Lincetto Videomaker: Michele Sartor Graphics and Design: L'Image   CROWDFUNDING PROJECT - VERY SPECIAL THANKS TO OUR SUPPORTERS Roberto Brignoli, Giorgia Brignoli, Barbara Tengattini, Emanuele Tasinato Fulvio Strain, Paolo Varotto, Andrea Capuzzo, Sergio Capellini, Daniela Marchese, Larissa Capellini, Siebrand Agter, Massimo Villa, Maria Teresa Bozza, Francesco Pesavento, Emanuela Dalla Valle, Alessandro Pasin, Cinzia Testa, Mauro di Giorgio, Alberto Giaccaglia, Rebecca Luciana.   Questo disco si avvale anche del contributo economico del PROGETTO LPM, nato da un atto di mecenatismo privato e finalizzato a sostenere l'avvio all'attività professionale dei giovani eccellenti fra i laureandi e neo laureati dai Conservatori di Musica del Veneto.       ILLEGALOVE è un concept album. E' un viaggio musicale alla scoperta dell'Amore: quello un po' scomodo, a volte disperato, a volte maledetto, raccontato da alcune delle più note canzoni del rock e del pop internazionale degli ultimi 40 anni. Come da tradizione Velut Luna, Chiara Pastò, Enrico Santacatterina e Massimo Tuzza, non si limitano a rieseguire semplici cover, ma grazie agli straordinari arrangiamenti e alla produzione musicale di Enrico Santacatterina, il Trio ci offre una serie di riletture assolutamente orginali e totalmente inedite di brani pur notissimi al grande pubblico. Le più diverse chitarre di Enrico - 12 corde, Dobro, XOX, Godin - e i suoni elettronici dei suoi synth, vengono rivestiti dai variegati e ricchissimi colori delle percussioni di Massimo Tuzza e sigillati dalla voce impressiva e cristallina di Chiara Pastò. Marco Lincetto   ILLEGALOVE is a concept album. It's a musical journey to discover the secrets of Love: that one a little bit desperate, sometimes accursed, told us by some of the most famous international rock and pop songs from the last 40 years. According to the famous "Velut Luna Style", Chiara Pastò, Enrico Santacatterina and Massimo Tuzza offer not simple covers of some of the most famous songs ever, but new astonishing performances, due to the original arrangements by Enrico Santacatterina, including various different guitars - 12 strings, dobro, XOX, Godin... - absolutely new sounds from sinth machine, the rich colors granted by the percussions of Massimo Tuzza and last but not least, the impressive and crystal clear voice of Chiara Pastò. Marco Lincetto   

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NINNI ARINI CANTA LUIGI TENCO

NINNI ARINI CANTA LUIGI TENCO

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NINNI ARINI CANTA LUIGI TENCO - VELUT LUNA CVLD286 CODICE UPC: 8019349159883 ISRC: ITW311728601 ..02 ..03 etc. Io credo che solo un cantautore può rendere omaggio, in musica e in voce, ad un altro cantautore. E' questione di "affinità elettive". Per questo motivo ho proposto a Ninni Arini di affrontare questo progetto insieme a me. E Ninni ha risposto subito: "sì". Tante cose rendono affini Ninni Arini e Luigi Tenco, a partire dalla straordinaria sensibilità personale, motore quasi unico della loro arte, che li spinge a raccontare la vita con una capacità di "visione" più profonda dell'uomo comune. E poi la provenienza da un luogo di mare e quindi in qualche modo l'appartenenza al mare stesso, inteso come immenso spazio fisico, ma anche metafisico, luogo dell'anima. Nel momento in cui si affronta la reinterpretazione di una grande canzone, spesso ben nota ad un pubblico molto vasto, è necessario chiarirsi bene le idee sul perchè lo si sta facendo, per trovare il modo migliore di farlo. Nel nostro caso la motivazione è stata la ricerca di un autentico omaggio, che non poteva essere fatto se non andando alla fonte, alla natura più pura e più intima dei brani. Ecco quindi che la scelta di affidarsi ad arrangiamenti essenziali, totalmente svincolati da ogni sovrastruttura legata alle mille possibili "orchestrazioni", che avrebbero potuto in qualunque modo oscurare l'intima bellezza dei brani, ci è parsa una conditio sine qua non. E dunque: chitarra e voce; chitarra, violoncello e voce; pianoforte e voce: questo è quanto troverete in questo disco, in cui armonizzazioni essenziali, ma meravigliose, interpretate da tre musicisti di valore assoluto, quali Paolo Passalacqua al pianoforte, Michele Pantaleo alla chitarra e Enzo Toscano al violoncello, accompagnano la voce, e il cuore, di Ninni Arini nello sviluppo delle melodie e delle parole di Luigi Tenco. E c'è anche una canzone originale di Ninni Arini, "Si parte", che Ninni ha voluto dedicare a Luigi. Come da lunga tradizione di Velut Luna altri due elementi caratterizzano questo disco - come tantissime altre nostre produzioni degli ultimi 20 anni - e sono i luoghi in cui abbiamo registrato e la modalità di registrazione. Abbiamo infatti deciso di effettuare le riprese in due ambienti veri, reali, meravigliosi per la loro bellezza acustica ed estetica. E poi abbiamo deciso di effettuare la ripresa nella forma del live-in-studio, ovvero in diretta, senza sovraincisioni, senza alcun taglio di editing correttivo, in purissima "diretta". Accettando quindi con entusiasmo anche quelle inevitabili, piccolissime, sbavature che rappresentano la VITA, compreso anche qualche innocente rumorino ambientale. Ecco quindi che le volte maestose ed intime al tempo stesso della grande e storica Cantina Martinez di Marsala, con le secolari, enormi botti, scrigno del prezioso e notissimo vino, hanno fatto da straordinaria cornice visiva e sonora ai brani eseguiti con chitarra e violoncello. Mentre la bella sala della casa di Ninni Arini, a Mazara del Vallo, ha costituito lo spazio d'elezione per i brani accompagnati dal pianoforte. Tracklist 01 - Cara Maestra (arr.: N.Arini, M.Pantaleo, E.Toscano) 3:24 02 - Io sono uno (arr.: N.Arini, M.Pantaleo, E.Toscano), 2:10 03 - Chi mi ha insegnato (arr.: P.Passalacqua), 4:22 04 - Vedrai vedrai (arr.: N.Arini, M.Pantaleo, E.Toscano), 4:35 05 - Averti fra le braccia (arr.: N.Arini, M.Pantaleo, E.Toscano), 3:27 06 - Ti ricorderai (arr.: P.Passalacqua), 3:54 07 - Mai (arr.: P.Passalacqua), 3:21 08 - Ragazzo mio (arr.: N.Arini, M.Pantaleo, E.Toscano), 4:28 09 - Si parte (arr.: P.Passalacqua), 4:18 10 - Un giorno dopo l'altro (arr.: N.Arini), 2:45 Tot.Time: 36:48 All compositions by Luigi Tenco, except for: "Ti ricorderai " by Luigi Tenco & Gian Paolo Reverberi - "Si parte" by Ninni Arini Tracks 1, 2, 4, 5, 8, 10: 24bit / 88kHz original digital recording made at Cantina Martinez, Marsala, Italy, on January 27th, 2017 Tracks 3, 6, 7, 9: 24bit / 88kHz original digital recording made at Ninni's Home, Mazara del Vallo, Italy, on January 28th, 2017 Production: Velut Luna Executive Producer: Marco Lincetto Musical Producer: Marco Lincetto Recording, Mix and Mastering Engineer: Marco Lincetto Video Maker: Michele Sartor On Stage Techinical Assistant: Francesco Angileri Photo: Marco Lincetto Design and Layout: L'Image Grazie alla famiglia Tenco, per la disponibilità, impagabile, a questo progetto discografico e per il gradimentpo della fotografia di Luigi Tenco

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FIL ROUGE

FIL ROUGE

€ 18,00

“Lucia Minetti torna ad incantare con la sua voce dal timbro unico, elegante e sensuale nel suo nuovo lavoro discografico che parla d’amore. Un racconto in punta di labbra morbido, sfaccettato, dolcissimo ed intenso. Un disco emozionante nel senso più autentico del termine, ricco di fascino, lirismo e intense evoluzioni di una grande interprete della scena italiana. “Lucia Minetti and her enchanting voice are back: this great interpreter and her unique timbre so intense and elegant fascinate in the brand new album “Fil Rouge” a touching story about love, full of charm, lyricism and poetry.” Lucia Minetti è una cantante molto stimata per la grande qualità ed eleganza, la sensibilità artistica, il timbro magico della sua voce. È la solista prediletta di grandi autori di area jazz, classic, contemporanea, canzone d’autore, registi teatrali, e di grandi scrittori che le hanno dedicato musiche e liriche. Lucia Minetti impronta i suoi interessi artistici sulla forma canzone. Senza soluzione di continuità tra musica colta e popolare ridisegna un’interpretazione intensa e ricca di fascino della canzone d’autore cadenzando melodie, testi ed evoluzioni vocali di nuovi spunti personalissimi e significativi. Lucia Minetti is an esteemed singer, famous for her elegance, artistic flair and thrilling voice. She is the favorite solo artist of many great authors of jazz music, classical or contemporary music; songwriters and theater directors who have dedicated her songs, lyrics and works. Lucia Minetti marks her artistic interests on the song form drawing new poetic shades to classical and pop music thanks to her intense personal interpretation and vocal evolutions . 1 Non, rien de rien (Michel Vaucaire-Charles Dumont) 3:20 2
Mon homme (My man) (Albert Willemetz & Jacques Charles-Maurice Yvain) 3:46 3 Avec le temps (Léo Ferré) 4:14 4 Tous les visages de l’amour (She) (Charles Aznavour-Herbert Kretzmer) 5:25 5 Ne me quitte pas (If you go away) (Jacques Brel) 4:30 6 La mer (Somewhere beyond the sea) (Charles Trenet) 4:47 7 Jardin d’hiver (Benjamin Biolay-Karen Ann) 3:33 8 Chanson des vieux amants (Jacques Brel) 4:15 9 Je ne sais pas dire je t’aime (Barbara) 4:55 10 Le tourbillon de la vie / La vie s’envole (Serge Rezvani) 2:51 11 Litanies pour un retour (Jacques Brel) 2:50 12 La foule (Michel Rivgauche-Angel Cabral) 3:35 13 India song (Marguerite Duras-Carlos D’Alessio) 3:38 14 La vie en rose (Edith Piaf-Louiguy) 4:13 15 Milord (Georges Moustaki-Marguerite Monnot) 5:28 Total Time 61:29 Lucia Minetti, voice Andrea Zani, piano (tracks 3,5,7,9,10,11,13,14) Ensemble “La Foule” (tracks 1,2,4,6,8,12,15) Cecilia Franchini, orchestra leader and piano Elio Orio, first violin Francesco Mardegan, second violin Francesca Marino, viola Veronica Nava Puerto, cello Giancarlo Pavan, doublebass Salvatore Baronilli, clarinet Mattia Marangon, horn Lucrecia Fernandez, bassoon Riccardo Nicolin, percussions Production Velut Luna Executive producer Marco Lincetto Musical producer and editing Mattia Zanatta Recording, mix and mastering Marco Lincetto Design Limage Front and back cover photos by Massimo Forchino Inside booklet: Lucia Minetti photos by Daniele Bricalli Oscar del Barba photo by Alberto Reina Andrea Zani photo by Tommaso Ferigo Ensemble on stage photos by Marco Lincetto è mia opinione che l’ingannevole dicotomia Musica Classica vs Musica leggera, comprendendo in quest’ultima anche la cosiddetta Canzone d’autore, sia del tutto inefficace a descrivere la Musica in senso fenomenologico. Ragionando per opposti è molto più indicativo contrapporre la Musica bella a quella brutta, identificando questa come noiosa, stereotipata, convenzionale e così via. Non basta essere nati nel 18° secolo per essere ritenuti come autori interessanti che hanno dato un contributo alla storia di quest’arte tant’è vero che a molta, moltissima musica di quel periodo è stato conferito, nell’interesse degli appassionati moderni, il dono dell’oblio. Le operazioni di “riesumazione” di presunti capolavori obliati appaiono spesso come ispirate da intenti meramente musicologici o filologici, e quindi scientifici piuttosto che artistici in senso lato. Questo CD ha invece l’intento di riproporre un repertorio invero prezioso e di grande impatto artistico ed emozionale, quello degli Chansonniers francesi del ‘900, un genere musicale molto ben definito e collocato a pieno titolo nella Storia della Musica perché capace di dare in modo irripetibile il senso del vivere una dimensione bohémienne, vagabonda, randagia, anticonformista e libera. C’è negli Chansonniers anche un elemento politico, di osservazione e di critica delle persone, della società e delle autorità, sempre espresso con lo stile poetico (cit. M. Priore) per cui molti osservatori si sono spinti ad affermare che, proprio grazie agli Chansonniers, la rivolta giovanile del ’68 poteva per prima aver luogo solo in Francia. Credo che questo bellissimo CD, oltre che deliziare i palati educati dei numerosi appassionati della Canzone francese d’autore, potrà dare ispirazione alle giovani generazioni, mai come oggi a rischio omologazione, su come cercare e trovare una nuova sensibilità, un rinnovato gusto per la vita e la consapevolezza che “libertà è partecipazione”. Un sincero plauso a Lucia Minetti, in questo momento senza ombra di dubbio uno dei migliori interpreti della Canzone d’autore a livello planetario, e un ringraziamento pieno di orgoglio ai docenti e agli studenti del Conservatorio “C. Pollini” di Padova che hanno dato un contributo di grande raffinatezza e musicalità alla realizzazione di Fil Rouge. Leopoldo Armellini, Direttore del Conservatorio C.Pollini di Padova I personally think that the distinction between art music and popular music is now completely outdated. It is much more effective to distinguish the music into beautiful music or bad one, rather than by gender. It is not enough to be born in the 18th century to be considered an interesting author, in fact some of them have been completely forgotten. Recovery operations of alleged masterpieces of the past are sometimes dictated by philological or musicologist intent _ therefore scientific _ rather than artistic. This album, instead, proposes a very valuable repertoire of great artistic and emotional impact, that of the French Chansonniers of the Twentieth Century, representing a very important chapter in the history of music thanks to their ability to create a kind of bohémien lifestyle with an element of political commitment and of social criticism, always expressed with poetic style (M.Priore’s quotation). This is the reason why many academics affirm that the student protests of 1968 could begin only in France. I believe that this beautiful CD, will be appreciated by cultured persons and will inspire the younger generation, today more than ever at risk of flattening, on how to search for and find a new sensibility, a renewed zest for life and a deep awareness that “Freedom is participation “. My sincere congratulations to Lucia Minetti, without a doubt one of the best interpreters of the songwriters on the world stage, and a proud thanks to the teachers and students of the Padua Conservatory “C. Pollini” who have made a contribution of great elegance and musicality to the realization of Fil Rouge. Leopoldo Armellini, Director of the Conservatory C. Pollini of Padua Voglio ringraziare prima di tutto Marco Lincetto e Leopoldo Armellini che hanno reso possibile questo lavoro. Andrea Zani, musicista (e persona) di grandissimo valore e talento, i musicisti del Conservatorio Pollini di Padova, nuovi straordinari compagni di viaggio. Oscar Del Barba per la sua generosità e sensibilità di scrittura. Stefania Marchesi per il suo prezioso aiuto. Massimo Forchino, Daniele Bricalli, Tommaso Ferigo, Alberto Reina per il loro contributo. E soprattutto ringrazio Christian e il nostro piccolo Leo, che sono per me fonte di ispirazione ed emozione, sempre. A loro due questo disco è dedicato. Lucia Minetti Thank you very much first of all to Marco Lincetto and Leopoldo Armellini who have made this work possible. Thanks to Andrea Zani, a talented musician and a wonderful person; thanks to all the young musicians of the Pollini Conservatory of Padua, extraordinary new companions. Thanks to Oscar Del Barba for his generosity and writing sensitiveness. Thanks to Stefania Marchesi for her precious support. Thanks to Massimo Forchino, Daniele Bricalli, Tommaso Ferigo and Alberto Reina for their contributions. But thank you, above all, to Christian and our little son Leo, who are my beloved source of inspiration and emotion. Now and forever. I dedicate this album to them. Lucia Minetti

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E TERETUPPETE ... N'ATA VOTA !

E TERETUPPETE ... N'ATA VOTA !

€ 18,00

CVLD267 - upc: 8019349136228 E TERETUPPETE... N'ATA VOTA! Rosella Caporale, voce Stefania Todesco, pianoforte Valentina Todesco, violoncello 24bit / 88.2kHz original live-in-studio recording made at Villa Todesco, Villa del Conte, Italy, on June 20th, 21st, 2015 Questo progetto musicale è nato nel 2014 ed è dedicato alla valorizzazione di una selezione dei più significativi brani del grande repertorio della Canzone Napoletana, da famose melodie come I te vurria vasà, Era de Maggio, La Tarantella of Rossini, fino ai brani più antichi, quali il Canto delle lavandaie del Vomero (1200) ‘Sto core mio (1300), Fenesta Vascia (1500), Lo Guarracino (1700) che costituiscono le basi della tradizione. L'appassionata ricerca musicale del trio composto da Rosella Caporale, Stefania e Valentina Todesco cerca con successo di recuperare la Musica Napoletana, fra Poesia e Storia, nell'attimo stesso in cui l'espressione popolare acquista il significato della Cultura più alta. Una ideale "linea rossa" unisce l'alba della tradizione vocale italiana fino ad espressioni universali di canto naturale, il tutto sottolineato da straordinari nuovi arrangiamenti, appositamente realizzati da Stefania Todesco, che vedono il pianoforte ed il violoncello co-protagonisti dei brani insieme alla voce di Rosella Caporale. La registrazione di altissima qualità è stata realizzata con la tecnica del live-in-studio in alta risoluzione digital, al fine di preservare, da una parte, ogni più nascosta nuance, e dall'altra di garantire tutto il pathos e la spontaneità che solo una registrazione dal vivo e senza tagli di editing può offrire.

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FLYING ATTITUDE

FLYING ATTITUDE

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FLYING ATTITUDE VELUT LUNA CVLD263 Presentazione Primo lavoro del duo composto dalla splendida voce di Beas e dalla chitarra di Michel. Tutti i brani sono composizioni originali con testi in italiano, inglese e francese, di derivazione letteraria. Si tratta di ballate "neo-progressive-minimaliste". Melodie semplici ed efficaci, voce femminile molto piacevole. Sono presenti vari ospiti in tutti i brani, fra cui: Roberto Jonata, tastiere, Marco Strano, sax, Michele Giacomazzi, chitarra. Bonus track, la cover di "Una giornata Uggiosa" di Mogol-Battisti in doppia versione, cantata in modo classico e poi con il testo delle strofe solo recitato dall'attore Vasco Mirandola, premio Oscar per il film "Mediterraneo" (nello stile di Alberto Lupo con Mina in "Parole, parole, parole") FLYING ATTITUDE Beàs, voice Michel, guitar Featuring: Roberto Jonata, keyboards on tracks 2 - 5 - 8 - 9 - 10 Marco Strano, soprano sax on tracks 3 - 7 Michele Giacomazzi, jazz guitar on tracks 4 - 6 Vasco Mirandola, actor / narrator on track 10 1 Evil - 3:35 2 Wonderful - 3:33 3 Le Coucher du Soleil Romantique - 3:49 4 Sorry - 3:52 5 Among my foes - 3:34 6 Chiara - 4:13 7 Talk to me - 3:45 8 In your Heart - 5:04 9 Una giornata uggiosa - 4:16 10 Una giornata uggiosa / Alt. Take - 4:19 Total time: 40:14 All compositions by Flying Attitude, except fo "Una Giornata Uggiosa" by Mogol - Battisti 24bit/88.2kHz original recording made at Velut Luna Studio, Casalserugo - Italy on January 17, 20, 21, 29, 2015 Production: Velut Luna Musical producers: Marco Lincetto and Michele Sartor Recording, mix and mastering engineer: Marco Lincetto Photos: Marco Lincetto Design and layout: L’Image Sales manager: Patrizia Pagiaro UPC: 8019349135771 ISRC: ITW311526301 I  

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PAY INTENTION

PAY INTENTION

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Presentazione Sick For Milk E’ sempre difficile parlare di qualcosa che ti coinvolge direttamente. Come, per esempio, di un disco di cui curi la produzione artistica. E un disco, se hai deciso di dedicartici, di offrigli il tuo tempo, le tue capacità, il tuo impegno, è un figlio. Anche se non l’hai scritto o interpretato tu, finisci comunque per esserne parte. Io ho prodotto una ventina di dischi, potevo produrne di più, forse, ma ho sempre scelto di lavorare sulla qualità e per la qualità. Presentare questo disco, proprio questo, è ancor più difficile che per tutti gli altri, perché qui di figli ce ne sono due più alcuni altri “adottati”. Non è un mistero, Jacopo, il leader dei Sick for Milk, è mio figlio. I suoi compagni di avventura li conosco qualcuno da quando aveva appena messo i calzoni lunghi, qualcuno da quando avevo ancora una timida speranza di conservare almeno parte dei capelli. Ho prodotto artisticamente un disco di mio figlio? No, anche se in questo non ci sarebbe in assoluto niente di male: ho prodotto il primo disco dei Sick for Milk, gruppo di cui sono fan sin dai primi concerti nei pub romani. Sono ipercritico con i miei figli, quelli legittimi e quelli adottati. Lo sono stato per tutti questi anni (non tantissimi, parecchi però rispetto all’età dei componenti il gruppo), sino a che, da appassionato, oltre che da professionista del settore “musica e affini”, non ho capito che questo talento, che largamente s’intuiva, era penetrato sino in fondo nelle anime di questi ragazzi, portandoli a una maturità artistica che certe formazioni, più mie coetanee che loro, non hanno ancora raggiunto. Non ho deciso di fare un disco: conversando una sera in posta elettronica con Marco Lincetto, gli ho chiesto di ascoltare un pezzo, il primo dei Sick in versione “unplugged”, che era su youtube, tanto per avere un parere. Marco dopo pochi minuti mi ha riscritto con una frase lapidaria “bravissimi, voglio fare questo disco”. Non ho dovuto faticare molto, né convincere nessuno. Il che mi ha tolto un grande peso. E mi ha confortato nella mia vanagloriosa convinzione di conoscerla e capirla bene la musica, di riconoscere i talenti. Insomma di saper fare il mio, bellissimo, mestiere. Sapevo, ovviamente, che la registrazione Velut Luna sarebbe stata di altissima qualità, dunque tutto perfetto. Poi quel che ne verrà ne verrà, questi ragazzi sono talentuosi non solo nella musica, e il loro essere, appunto, talentuosi in cose tanto differenti dalla musica è, a mio avviso, il motivo per cui, alla loro età sembrano già una formazione matura e affermata. Perché non ho mai creduto al talento distinto dall’intelligenza e dal sapere, o almeno dall’aver voglia di sapere. E mi scuserete se ho malamente citato Miles Davis. Se mi è concesso, chiudo questa brevissima presentazione con una notazione genetico-affettiva-animista: la Ovation acustica che suona Jacopo è quella che fu di suo zio Danilo e da lui lasciata prematuramente in eredità a questo indegno fratello che la passò ( un lunghissimo prestito) a suo figlio. E’ la numero 1037, la prima arrivata in Italia. E negli ultimi 35 e passa anni ha svolto molto, molto bene il suo compito, calcando i palcoscenici di tutta Italia e di un bel pezzo di mondo, senza mai perdere un colpo. Bebo Moroni  

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PHOTOGRAPHS & MEMORIES TRIBUTE TO JIM CROCE

PHOTOGRAPHS & MEMORIES TRIBUTE TO JIM CROCE

€ 18,00

Pop. Original compositions by: J. Croce, C. Fox, N. Gibel, F. Mazzaron, A. Arcuri, M. Muehleisen, F. Ranghiero. All arrangements by F. Ranghiero. Barbara Belloni Voice; Four Fried Fish: Fabio Ranghiero Grandpiano & Hammond, Flamiano Mazzaron Guitars, Alessandro Arcuri Bass & Double Bass, Alberto Toninelli Drums. 24bit/88.2 kHz original live-in-studio recorded in Velut Luna Studio, Preganziol, Italy, on July 14, 15, 16 - 2012.  Ho scoperto Jim Croce, e le sue canzoni, in un caldo pomeriggio di inizio estate del 1980, mentre preparavo il mio esame di maturità. Ed ho subito amato il suo mondo, fatto di piccole storie, mai banali, costruito su “quella” musica che già amavo, un sapiente mix di country ed un po’ di blues: mi sono immediatamente reso conto che presto o tardi avrei dovuto far qualcosa di più per tenere viva la memoria di questo musicista sincero e simpatico. Sono trascorsi 32 anni da allora… e 39 da quella brutta sera del 20 settembre 1973 in cui un destino crudele, nascosto fra le ali del Beechcraft D-18 e l’unico Peacan Tree che separava l’aereo dal cielo aperto in cui un destino crudele ci ha portato via Jim, ed eccomi qui, finalmente, a rendere omaggio ad un artista che è stato ed è importante per me e per molte altre persone hanno amato ed amano le sue canzoni. So long, Jim! Marco Lincetto A proposito delle “Memories” La scelta delle canzoni di Jim da portare su CD non è stata indolore. E’ stato chiaro fin dall’inizio che molti dei suoi brani più belli non avrebbero trovato lo spazio meritato. Inoltre in quanto arrangiatore volevo trovare un modo per coinvolgere maggiormente gli altri musicisti nel progetto. Le “memories” nascono così, con la richiesta di creare un piccolo brano personale ispirato da una o più canzoni del cantautore americano. Compito dell’ ascoltatore è chiudere gli occhi e riconoscere alcune note o i fraseggi nascosti nella memoria. Fabio Ranghiero

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CARTA BIANCA

CARTA BIANCA

€ 18,00

POP: original compositions by Garinei, Giovannini e Kramer, Martino-Brighetti, Bracchi-D’Anzi, Brel-Jouannest, Aguilera-Storch-Morris, Lennon-McCartney, Bernstein-Comden-Green, Cammariere-Kunstler, Gershwin-Heyward, Thiele-Weiss, Casucci-Brammer, Sciorilli, Paoli, Malgoni-Pallesi, Modugno. Monia Steri voice, Mirco Giolotto classic guitar 24bit/88.2 kHz original live-in-studio recording made at Magister Studios Preganziol Italy on October 19-20, 2010 Cosa succede quando un autentico virtuoso della chitarra incontra una straordinaria cantante, dotata di una voce calda e tecnicamente impeccabile? E ancora: cosa succede se questi due si innamorano delle canzoni che hanno segnato la storia della “musica leggera” internazionale nel secolo scorso? Nasce il “Duo 78 Giri”… senza dover perdere tempo a spiegare a cosa ci si vuole riferire con questo nome… Velut Luna, sempre attenta alla scoperta e valorizzazione degli artisti di talento non può che felicemente produrre il primo disco di Mirco Giolitto e Monia Steri. Un disco frizzante, che usando canzoni famosissime, quali “Guarda che Luna”, “In cerca del perduto amor”, “Una lunga storia d’amore”, “Estate”, offre un ascolto piacevole, ma assolutamente rigoroso nel descrivere arrangiamenti di altissimo livello tecnico e musicale. Mirco Giolitto e Monia Steri si aggiungono a buon diritto alla non lunghissima “Walk of Fame” composta da personalità quali Tuck&Patti piuttosto che Forcione-Sciubba, piuttosto che i nostri Ferruccio Spinetti e Petra Magoni: in un trionfo di musica acustica suonata dal vivo.

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SKETCHES OF MEMORIES THE BEST SONGS OF OUR LIFE

SKETCHES OF MEMORIES THE BEST SONGS OF OUR LIFE

€ 18,00

POP: original compositions by F. S. Key, J. Van Heusen-J. Burke, J. Styne-L. Robin, B. Dylan, S. Mc Kenzie, J. Phillips-M. Phillips, M. Jagger-K. Richards, G. Paoli, P. Simon, E. Bennato, A. C. Jobim, Quilapayùn-S. Ortega, D. Gilmour-R. Waters, G. Marzorati. Featuring: Cheryl Porter, Massimo Salvagnini Quartet & Stefano Riva, Nina & Marco Strano, Mideando String Quartet, Enrico Santacatterina, Melting Pop & Emilia Vecchi, Four Fried Fish, Nina & Villa el Salvador, Sax Four Fun & Cristina Sartori, Paola Casula & Alessandro Mozzi, Ninni Arini, Tatiana Maria Meira de Aguiar & Alberto Boischio, Alejandro Martinez & Maurizio Scomparin, Fabiana Martone & Fabio Ranghiero, Guido Marzorati. WARNING! This is a live-in-studio recording, using vintage instruments from Sixties and Seventies: so it will not be strange, if you will listen to anykind of “isss” or “uhmmm” from Marshall or Fender tube amplifier, or “natural distortion” from Leslie amplifier of original Hammond B3… Each recording has been appropriately realized, on original arrangement ad hoc, by Marco Lincetto at the Magister Area Studios in Preganziol (with the exception of “El pueblo...”, recorded by Alejandro Martinez in his own studio in Padua), using 24bit/88.2kHz digital recorder; and Marco Lincetto also have mixed and mastered each piece of this CD. Marco Lincetto, titolare di Velut Luna, scrive: "La scelta e la sequenza dei brani presentati in questo disco è apparentemente priva di una linea musicale comune. L’altro titolo del progetto, fino a pochissimo tempo fa, era “Il Posto delle Fragole”: infatti, il significato di questa raccolta va ricercato in un motivo aggregante differente dalla musica in sé: ovvero in me stesso, che l’ho concepita e che in quest’Anno Domini 2011 compio cinquant’anni di vita. Questo disco, originariamente, non doveva neppure essere pubblicato, trattandosi del mio personale regalo a me stesso per il mio cinquantesimo compleanno; ma poi i miei collaboratori mi hanno suggerito che probabilmente molte altre persone, miei coetanei e non, avrebbero potuto identificarsi e trarre soddisfazione da una pubblicazione di questo materiale e quindi si è deciso di inserirlo nell’ormai lungo catalogo Velut Luna. Per gli anniversari importanti – e “50” anni lo sono senza dubbio – c’è chi si regala un oggetto prezioso, una grande festa oppure un viaggio epico. Io ho deciso di regalarmi un viaggio nella memoria, attraverso la rilettura di quei brani musicali che hanno contribuito alla mia formazione, nel senso più ampio del termine. Sono per lo più quelle canzoni che io ascoltavo fra i 15 ed i 20 anni. E c’è da dire che ero un ragazzino piuttosto eclettico: in quegli anni studiavo il clarinetto, per via della mia passione per la musica swing americana degli anni ’40 e Benny Goodman e Glenn Miller erano i miei eroi (ed ecco allora “Polka dots and moonbeams”). Erano gli anni ’70, ma io ero cresciuto molto vicino ad una persona, mia zia, appena più “anziana” di me che era stata adolescente alla fine degli anni ’60, che mi aveva in qualche modo lasciato un “imprinting” molto forte della cultura della splendida “stagione dell’amore”. Ecco allora sfilare alcune delle canzoni simbolo di quell’epoca leggendaria: “Like a Rolling Stone”, “San Francisco”, “California Dreaming”, The sounds of silence”, “Jumping Jack Flash”. Un’altra insana passione di quegli anni fu lo spirito poetico, molto maudit dei cantautori italiani della cosiddetta “scuola genovese”, di cui senza dubbio Gino Paoli fu l’alfiere principale. E quindi non potevano mancare due suoi brani simbolo: “Sapore di sale” e “Senza Fine”. Ogni adolescente che si rispetti, finisce per innamorarsi, più o meno platonicamente, di una star del cinema (oggi forse i giovani si innamorano delle “veline” della televisione… ma questa è un’altra storia, ed è un’altra epoca…): ed anche a me accadde. E devo dire che mi trattai bene, visto che l’oggetto del desiderio fu, da principio, un’autentica icona del glamour e del fascino femminile di tutti i tempi, ovvero l’indimenticabile Marilyn Monroe. E “Bye, bye, Baby” credo che la rappresenti al meglio. Ma poi, la realtà “contemporanea” della mia adolescenza, ovvero la metà degli anni ’70, non poteva non fissarsi nel grande rock inglese - qui rappresentato dalla splendida e struggente “Wish you were here” dei Pink Floyd – e nei grandi ideali di ribellione e libertà, di cui un popolo, quello cileno, ed un gruppo, gli Inti Illimani, si ersero a simbolo: “El pueblo unido jamas serà vencido”, si cantava nelle piazze, tutti quanti, con il pugno sinistro alzato, indossando l’Eskimo e le Clarks. Ed infine nei cantautori della mia generazione, che qui ho deciso di rappresentare con quello che più di ogni altro sentivo a me affine: Edoardo Bennato, con il suo capolavoro “Un giorno credi”, tratto dal suo primo album. La fine dell’adolescenza e l’ingresso nell’età adulta, all’inizio degli anni ’80, e quindi alla fine della mia piccola storia che ho deciso di raccontare con questo disco, coincise con la scoperta di tutto un mondo musicale per me “alternativo”, fra cui la musica “etnica”. Ed ecco quindi, dirompente, il Brasile, con la bossa nova, qui rappresentata da uno dei brani simbolo, lo splendido “Aguas de março” di Antonio Carlos Jobim. Infine, discorso a parte per i due brani che rispettivamente aprono e chiudono il disco: “Stars Spangled Banner” ovvero l’inno nazionale degli Stati Uniti d’America e “Journey of hope” di Guido Marzorati. Parafrasando un frammento del celeberrimo prologo del film Manhattan di Woody Allen, posso dire con malcelato orgoglio: “Amo l’America e l’ho sempre amata”. La mia vita, sempre più, ogni anno che passa, può considerarsi un lungo intervallo fra un viaggio in USA ed il successivo. Il “Journey of hope”, invece, cantato da Guido Marzorati, completa il concetto espresso dal mio amore per l’America e per i suoi ideali: ed è la proiezione verso il futuro, nella costante speranza e convinzione, di un mondo migliore".

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LINFA

LINFA

€ 18,00

POP: original compositions by: P. Fanton, A. Mozzi, P. Casula, A. Magliarditi, M. Strano, V. Matteucci, A. Boccato, M. Bucchi, W. Biasin, R. Fellini, Procol Harum-Brooker-Reid. P. Casula voice and background voice, A. Mozzi piano & keyboards, F. Malaman electric bass & double bass, M. Campigotto drums & percussion, M. Strano tenor, soprano, alto sax, flute, harp, synth. 24bit/88.2KHz original recording made at Magister Area Studios, Preganziol (Italy) on May 2009. A tre anni di distanza dal suo primo disco da solista, ecco finalmente disponibile il nuovo progetto di Paola Casula. La grande interprete padovana con questo lavoro si propone definitivamente come una della grandi signore del pop italiano. Tredici brani inediti, appositamente scritti per lei da autori sofisticati e raffinati quali Vittorio Matteucci, Alessandro Mozzi, Alessandro Magliarditi, Piera Fanton e Marco Strano, il quale ha anche curato tutti gli arrangiamenti musicali del disco. A buon diritto possiamo coniare il termine di “pop-jazz”: infatti su una struttura classica di “canzone” si innesta la cifra stilistica dei musicisti che accompagnano Paola, tutti jazzisti di altissimo profilo stilistico. Su questo substrato culturale si vanno poi ad innestare tutta una serie di echi, di rimandi e citazioni a certo soul degli anni ’70 – Roberta Flack e dintorni - e certo pop inglese – Prefab Sprout e dintorni - tipico degli anni ’80. Chiude il disco un tributo collegialmente voluto da interpreti, autori e produttore alla grande stagione del Progressive anni ’70, presentando l’unica cover presente nel disco: A Salty Dog dei Procol Harum. Registrazione, missaggio e mastering, effettuate nello studio Magister Area da Marco Lincetto, portano ad un risultato sonoro che si può a buon diritto definire sontuoso. In particolare questo disco si distingue per la grandissima dinamica disponibile, distinguendosi in ciò da TUTTI gli altri progetti analoghi oggi disponibili sul mercato. Una risposta di Marco Lincetto alla cosiddetta loudness war, offrendo con “Linfa” un oggetto unico per gli appassionati della qualità sonora assoluta, in un genere – la musica pop - sicuramente bistrattato dalle grandi majors discografiche. Un’occasione più unica che rara d’ascolto per gli audiofili esigenti.

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LENTOGODENDO

LENTOGODENDO

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POP: original compositions by A. Saorin, D. Soto Chero, M. Catinaccio, P. Cosco, C. Malgioglio, G. P. Felisatti, I. Fossati, P. Vorace, A. Scano. Nina Ves voice; D. B. Soto Chero classic guitar, tiple, acoustic guitar; P. Cosco bass & double bass; M. Catinaccio percussions & drum. Special guests: V. Titti Castrini accordion; G. Gobbo voice; J. C. Rivera Cadenas zampogna cromatica; P. Vorace acting voice; A. Martinez chorus. 24bit/88.2kHz digital recording was made at Martinez Studio A, Padova, on January 2009.  “Villa el Salvador” è una giovane cittadina sulla costa peruviana dell’oceano Pacifico, dove David Soto Chero ha passato i primi dieci anni della sua vita; nasce con questo nome nell’estate 2004 il gruppo, composto inoltre da Pasquale Cosco e Marco Catinaccio, che da allora si muove prevalentemente nel Latin-Jazz; è solo nell’incontro con Nina che si intraprende un nuovo percorso nella canzone italiana e nella composizione di brani propri, senza dimenticare, naturalmente, lo spagnolo, lingua madre di David. Ecco quindi scorrere senza soluzione di continuità dieci brani di sicura presa, molto accattivanti. Si tratta prevalentemente di canzoni originali, con testi in italiano, ma soprattutto in spagnolo: si va da “Che guardano te” a “Vinho amargo”, alla title track “Lentogodendo”, un freschissimo samba cantato in duetto vocale da Nina e Giorgio Gobbo; e poi ancora “Avenida meeks”, “Llevame al rio”, “Si supieras”, Samba etè”. Sono presenti anche due chicche, due cover di brani celeberrimi quali “Ancora, ancora, ancora”, interpretato con una marcatissima ritmica sudamericana e la bellissima “L’orologio americano” di Ivano Fossati. Ospiti preziosi di questo progetto: Alejandro Martinez ai cori, Vincenzo Titti Castrini alla fisarmonica, Juan Carlos Rivera Cadenas “Pelao” al flauto di pan. La registrazione e la produzione artistica di questo disco sono state realizzate da Alejandro Martinez nel suo Studio A di Padova ed è stato mixato e masterizzato da Marco Lincetto, con lo stesso Martinez. Il tutto, ovviamente, in alta risoluzione digitale 24/88.2

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SE IL MARE ...UN OCEANO DI CARTE

SE IL MARE ...UN OCEANO DI CARTE

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Pop: original compositions by Arini, Bertolino, Mucci, De Andrè, Tenco, Navarra, Angotta. Ninni Arini voice and guitar, Michele Pantaleo guitar, Giacomo Bertuglia double bass, Francesco Virgilio percussions, Aldo Bertolino flugehorn, Paolo Passalacqua grandpiano, Mauro Cottone cello. 24bit/88.2kHz original recording, made live-in-studio at Magister Area Studios, on May 2010. Ninni Arini viene dalla Sicilia. Ed è un cantautore. Con queste due frasi possiamo già avere un’idea abbastanza chiara della sua poetica e della sua musica. Oggi non è frequente incontrare artisti come Ninni Arini: artisti, che si distinguono per la capacità di perpetuare una grande tradizione italiana, che prende le sue origini molto lontano nel tempo. A colpire immediatamente sono i testi, mai banali, mai scontati, che parlano di terra, di vento, di mare, di vita, senza cadere mai nella banalità, senza coniugare mai la parola “amore” con la parola “cuore”, come troppa musica italiana recente ci ha abituato a sentire. “E se il mare”, “I poeti”, “Regina della Sera”, la bellissima “Un oceano di carte” raccontano storie in cui ciascuno riesce a trovare un pezzetto di sé. E poi la musica. Questo è un disco in cui suonano pochissimi strumenti. Due chitarre, un contrabbasso, un piccolo set di percussioni ed un flicorno e poi ancora un pianoforte e un violoncello: tutto suonato in diretta, riuscendo dunque a ricreare l’emozione di un suono solare e molto mediterraneo. E’ una musica che in moltissimi tratti sa far, letteralmente, respirare l’aria del mare di Marsala, da cui Ninni proviene e dove Ninni vive. In questo suo primo disco per Velut Luna Ninni ha anche voluto anche rendere omaggio a due grandissimi autori italiani degli anni passati, Fabrizio De Andrè e Luigi Tenco, proponendo tre cosiddette cover di rara intensità, ma soprattutto di rara originalità interpretativa: ovvero facendo sue queste canzoni. Ed ecco quindi una inedita “Bocca di rosa” in chiave swing, una accorata “Tu non hai capito niente” ed una affettuosa “Ragazzo mio”. In chiusura di disco, poi, una sorpresa, che è giusto resti tale: per cui andrà scoperta ascoltando il disco con attenzione…

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FLOWERS V L H D HIGH QUALITY EDITION

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CD esaurito, trovi il file HD nello Digital Store: https://ptwks8jl0f32gez9-57510166580.shopifypreview.com/products/flowers-fabiana-martone POP: original compositions by: Fabiana Martone, F. Capriello-G. Conforti, Joni Mitchell, Lennon-McCartney, James Taylor, Otis Redding, Stephen Stills, Lambert, Hendricks & Ross. Fabiana Martone voice, Piero De Asmundis grandpiano, Dario Franco double bass, Agostino Mennella drums.      24bit/88.2kHz original recorded, mixed and mastered at Areamagister Studios, Preganziol, Italy, on April, 22, 23, 24, 25, 2008. Production: VELUT LUNA & BRUNO CIMMARUTA Executive producer: Marco Lincetto Recording engineers: Marco Lincetto/Andrea Valfrè Mixing and Mastering engineer: Marco Lincetto Layout: Fabiana Martone E’ inutile negare che io, che noi tutti in Velut Luna, ci siamo innamorati di questa f-a-n-t-a-s-t-i-c-a ragazza napoletana. “Flowers” è il titolo del suo primo disco per Velut Luna: ed il titolo non è casuale, visto che Fabiana con questo suo primo lavoro vuole rendere un appassionato omaggio ai suoi artisti di riferimento, ma più ancora ad un epoca ed ai suoni ed alle musiche che la caratterizzarono. Stiamo ovviamente parlando di quegli anni che vanno dal 1968 al 1975, in cui i concetti di pace, amore, fantasia al potere, trovarono la loro più intensa concretizzazione. Ed i cantori di quell’era lontana furono Joni Mitchell, i Beatles, Crosby, Stills, Nash & Young, James Taylor: il mitico West Coast Sound. Ed ecco allora che in questo disco non possono mancare brani come Woodstock, Fire and Rain, Help me, All I want, Something, Blackbird, The dock of the bay, … ma attenzione, perchè I veri gioielli splendenti del disco sono I tre brani originali di Fabiana: Flowers, Try to imagine, Visnu in Bombay… Registrato rigorosamente in diretta live-in-studio in soli 3 giorni, mixato e masterizzato in altri due, anche questo ultimo nato di Velut Luna si distingue per quell’ormai tipico suono naturale, dinamico e trasparente, che da anni ormai caratterizza tutte le produzioni della label indipendente padovana.    

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Il Cantante al Microfono

Il Cantante al Microfono

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Original compositions by Vladimir Vysotsky. Translation by Sergio Secondiano Sacchi, Filippo Del Corno orchestration, Eugenio Finardi voice. Sentieri Selvaggi: Paola Fre flute, Mirco Ghirardini clarinet, Paolo Pasqualin vibraphone, Andrea Rebaudengo piano, Piercarlo Sacco violin, Paola Perardi cello, Carlo Boccadoro conductor. 24bit/88.2kHz Live-in-Studio recording, made, mixed and mastered at Area Magister Studio  Preganziol, Treviso, Italy, on december 19th-22nd, 2007. Il Cantante al Microfono è dedicato a Vladimir Vysotskij, il grande attore, poeta e cantautore russo duramente osteggiato dal regime sovietico e tragicamente scomparso nel 1980. La sua musica accompagna con intriganti melodie, ora dal sapore balcanico, ora dai toni orientaleggianti, ora ricalcando antichi tempi di valzer, i testi acutissimi. Dal corpus delle sue oltre 500 canzoni Eugenio Finardi e Filippo Del Corno hanno scelto una decina di titoli fortemente rappresentativi della tensione etica, spirituale, politica e dell’ironia corrosiva che anima il lavoro di Vysotskij. Le canzoni sono state quindi tradotte in italiano da Sergio Secondiano Sacchi e strumentate per l’ensemble Sentieri Selvaggi dallo stesso Del Corno, in una versione che mette in luce l’altissima qualità poetica e musicale dei versi di Vysotskij e che soprattutto permette il pieno dispiegamento della straordinaria potenza interpretativa di Eugenio Finardi. Un organico squisitamente acustico che affianca con una straordinaria ricchezza di suoni la voce potente ed evocativa di Eugenio Finardi. L'opera ha vinto la Targa Tenco 2008, nella Sezione interpreti di canzoni non proprie DISPONIBILE ANCHE IN LP 180 gr.    clicca qui  

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