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BLUES

Stop At The Devil’s Crossroad - AUDIOPHILE PRESSING

Stop At The Devil’s Crossroad - AUDIOPHILE PRESSING

€ 39,00

Stop At The Devil’s Crossroad Nik Lee & The Jingle Fellas La schiavitù, la negazione dei diritti fondamentali e la nulla considerazione del singolo individuo afroamericano, hanno contribuito alla nascita del Blues, una musica popolare, sintesi e prodotto di un percorso difficile, affrontato dalla popolazione africana sul suolo americano, un mezzo di espressione potente capace di arrivare all'orecchio dell'ascoltatore in maniera semplice e diretta. I classici suonati dai grandi padri storici, Blind Blake, Blind Boy Fuller, Robert Johnson e Charley Patton vengono completamente ri-arrangiati in una veste più moderna attraverso la diversità stilistica e timbrica di ogni singolo individuo del gruppo, permettendo così di dare carattere e trasmettere gli elementi tipici che rendono unico, nella sua semplicità, il Blues. Stop At The Devil's Crossroad più che una semplice playlist, è un insieme di atmosfere che mettono in luce con diverse sfumature sonore, dal più classico Delta-Blues con chitarra acustica resofonica, armonica e voce, al suono elettrico del tradizionale trio Blues, fino ad una line-up più allargata, composta da sezione ritmica, voce e sezione fiati. Stop At The Devil's Crossroad è un lavoro di riscoperta, un coinvolgente tributo di Nik Lee and The Jingle Fellas a questa semplice ma grande musica. --- The Blues trace their roots to North American slavery, with its complete negation of basic human rights and the resulting loss of consideration for the individual among generations of AfroAmericans. A direct result of this terrible dehumanizing experience, the blues have evolved as an extremely expressive music form which goes right to the heart and the ear of the listener in a simple and direct manner. This album features cIassic titles from such historical blues giants as Blind Blake, Blind Boy Fuller, Robert Johnson and Charley Patton. The styles and sound of the individual members of the group are reflected in these fresh new arrangements, giving new character while also retaining the original simplicity of the blues. Stop At The Devil’s Crossroad is more than a simple playlist of standards, it is an atmospheric collection which brings to light various sonic shadings, from classics like Delta-Blues with acoustic resonator guitar, harmonica and voice, to the electric sound of traditional blues trio, to a fuller line up with expanded rhythm section, voice and winds. Stop At The Devil’s Crossroad is a journey of rediscovery, as Nik Lee and The Jingle Fellas pay tribute to this simple yet vastly expressive music. NIK LEE & THE JINGLE FELLAS Stefano Nicli, electric / acoustic / dobro, guitar & voice Christian Stanchina, trumpet Marco Pisoni, tenor sax Giorgio Beberi, baritone sax Marco Stagni, double bass Andrea Polato, drums special guest: Marco Pandolfi, harmonica 24bit/88.2kHz original digital recording made at Magister Recording Area Studio, Preganziol (Italy) on April 17 - 19, 2015 |  Analog mix and mastering made at MLStudio, Naquera (Spain) on May 16, 2024  

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LIVING BLUES - THE ITALIAN RECORDINGS (LP 180 GR + CD + FILE HD)

LIVING BLUES - THE ITALIAN RECORDINGS (LP 180 GR + CD + FILE HD)

€ 49,00

LIVING BLUES - THE ITALIAN RECORDINGS (LP 180 GR + CD* + FILE HD*) *Il CD (NO JEWEL BOX) e i file HD sono all'interno del vinile. “Living Blues or “Playing the Blues? Senza dubbio, Max appartiene alla prima categoria, e per tale ragione suonare e condividere del tempo si trasforma in esperienza fuori dall’ordinario. Pur avendo in comune un ampio territorio - la Terra del Blues - i nostri obiettivi musicali appaiono apparentemente distanti, tuttavia, ogni nostro incontro genera un’alchimia irripetibile, che sorprende noi per primi. Questo disco racconta della vita, delle sue gioie e dei suoi dolori, dell’amore e della rassegnazione, ma mai della sconfitta. Il primo lato dell’LP esprime l’essenza del Blues, delle sue radici e della sua evoluzione. Il secondo è un viaggio nel tempo e nello spazio, tra difficoltà della vita, speranza e accettazione, anche se l’assolo che dissolve la tonalità e il ritmo nella prima delle bonus track è la metafora del fatto che “We still haven’t found what we’re looking for”; e quindi continuiamo a cercare. Enrico Merlin Enrico Merlin plays through Tony D’angelo amplifiers and Fattoria Mendoza stomp boxes. Digital / Analog recording made strictly live-in-studio at Main Hall, Villa Masiero e Centanin, Arquà Petrarca, Italy, on May 3, 4, 2023. Analog Mix and mastering made at VL Studio, Naquera, Spain, on May 11, 12, 2023, using Rupert Neve Design Summing Mixing Console, Maselec MLA-2 / MEA-2 / MPL-2 and Studer A810. Production: Marco Lincetto and Massimo Corvino Consulting Executive producer: Marco Lincetto Musical producer: Enrico Merlin Balance, recording, mix and mastering engineer: Marco Lincetto Photo: Marco Lincetto Graphics and layout: L’Image

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DREAMLAND

DREAMLAND

€ 18,00

"Perché intitolare Dreamland un album di canzoni ispirate agli scenari, alla storia, agli angoli segreti d'America? La risposta sta tutta nell'accezione che abbiamo dato alla parola "sogno". In queste visioni poetico-musicali l'America non è quella reale che tutti conosciamo. È un luogo magico, perfino iniziatico, in cui confluisce e convive tutto ciò che l'America ci ha dato nel corso della sua e della nostra storia; il tutto distillato nell'afflato di un viaggio che vive di sé medesimo, e che diventa la propria stessa destinazione: una destinazione che ci piace cantare, una "terra di sogno" che pretendiamo, ostinati, di abitare." Lucia Minetti Le canzoni di Dreamland si ispirano dunque alla grande tradizione sia dei grandi songwriters americani, da Tom Waits a Ryan Bingham, da Woody Guthrie a Bob Dylan, sia alla grande tradizione musicale "nativa" che parte dal blues e arriva al jazz. Un disco imperdibile, dunque, per chi ama la grande musica americana, filtrata dalla grande sensibilità di due artisti sublimi come Lucia Minetti e Fabio Ranghiero.   "Why did we give such a title to this, an album of songs inspired by the landscapes, the history, the secret corners of America? The answer is all in the meaning of that first part of the word, "dream". In these poetical and musical visions, America is not the real country we all know. It is a magical place, even esoteric, where everything that America has given us in the course of her and our history converges and coexists; all distilled in the inspiration of a journey that finds its destination in itself: a destination that we like to sing, a "dream land" that we resolutely demand to inhabit." Lucia Minetti The songs of Dreamland are inspired both by the great tradition of the greatest American Songwriters, from Tom Waits to Ryan Bingham, from Woody Guthrie to Bob Dylan, both by the great tradition of the original American Music, from Blues to Jazz. Two wonderful Italian Artists such as Lucia Minetti and Fabio Ranghiero tribute their passion and incredible quality to the Great American Music.  

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STOP AT THE DEVIL'S CROSSROAD

STOP AT THE DEVIL'S CROSSROAD

€ 18,00

NIK LEE AND THE JINGLE FELLAS “Stop At The Devil's Crossroad” La schiavitù, la negazione dei diritti fondamentali e la nulla considerazione del singolo individuo afroamericano, hanno contribuito alla nascita del Blues, una musica popolare, sintesi e prodotto di un percorso difficile, affrontato dalla popolazione africana sul suolo americano, un mezzo di espressione potente capace di arrivare all'orecchio dell'ascoltatore in maniera semplice e diretta. I classici suonati dai grandi padri storici, Blind Blake, Blind Boy Fuller, Robert Johnson e Charley Patton vengono completamente ri-arrangiati in una veste più moderna attraverso la diversità stilistica e timbrica di ogni singolo individuo del gruppo, permettendo così di dare carattere e trasmettere gli elementi tipici che rendono unico, nella sua semplicità, il Blues. Stop At The Devil's Crossroad più che una semplice playlist, è un insieme di atmosfere che mettono in luce con diverse sfumature sonore, dal più classico Delta-Blues con chitarra acustica resofonica, armonica e voce, al suono elettrico del tradizionale trio Blues, fino ad una line-up più allargata, composta da sezione ritmica, voce e sezione fiati. Stop At The Devil's Crossroad è un lavoro di riscoperta, un coinvolgente tributo di Nik Lee and The Jingle Fellas a questa semplice ma grande musica. The Blues trace their roots to North American slavery, with its complete negation of basic human rights and the resulting loss of consideration for the individual among generations of AfroAmericans. A direct result of this terrible dehumanizing experience, the blues have evolved as an extremely expressive music form which goes right to the heart and the ear of the listener in a simple and direct manner. This album features cIassic titles from such historical blues giants as Blind Blake, Blind Boy Fuller, Robert Johnson and Charley Patton. The styles and sound of the individual members of the group are reflected in these fresh new arrangements, giving new character while also retaining the original simplicity of the blues. Stop At The Devil’s Crossroad is more than a simple playlist of standards, it is an atmospheric collection which brings to light various sonic shadings, from classics like Delta-Blues with acoustic resonator guitar, harmonica and voice, to the electric sound of traditional blues trio, to a fuller line up with expanded rhythm section, voice and winds. Stop At The Devil’s Crossroad is a journey of rediscovery, as Nik Lee and The Jingle Fellas pay tribute to this simple yet vastly expressive music. Nik Lee & the Jingle Fellas Stop at the Devil's Crossroad Velut Luna CVLD 270 01 - Shake It, Break It - traditional - 4:28 02 - New York City - traditional - 3:14 03 - Sporting Life Blues - traditional - 5:47 04 - Early Morning Blues - traditional - 4:26 05 - Hey Hey Daddy Blues - traditional - 2:34 06 - Make Me Down A Pallet On Your Floor - traditional - 3:31 07 - They're Red Hot - Robert Johnson - 3:46 08 - Shake That Thing - traditional - 3:50 09 - Good Morning Blues - traditional - 4:32 10 - Catfish Blues - traditional - 3:50 11 - Weeping Willow Blues - traditional - 4:57 12 - Walking My Troubles Away - traditional - 5:37 13 - Black Dog Blues - traditional - 4:32 14 - Shake It, Break It - traditional (alt. take) - 4:12 total time 59:23 Stefano Nicli, electric / acoustic / dobro, guitar & voice Christian Stanchina, trumpet Marco Pisoni, tenor sax Giorgio Beberi, baritone sax Marco Stagni, double bass Andrea Polato, drums special guest on tracks 5,6,7,8,13: Marco Pandolfi, harmonica 24bit/88.2kHz original recording made at MagisterArea Studio, Preganziol - Italy on April 17th, 18th, 19th, 2015 Production: Velut Luna Executive Producer: Marco Lincetto Recording, Mix and Mastering Engineer: Marco Lincetto Photo of the Band: Marco Lincetto Design and Layout: L'Image Sales Manager: Patrizia Pagiaro

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PHOTOGRAPHS & MEMORIES TRIBUTE TO JIM CROCE

PHOTOGRAPHS & MEMORIES TRIBUTE TO JIM CROCE

€ 18,00

Pop. Original compositions by: J. Croce, C. Fox, N. Gibel, F. Mazzaron, A. Arcuri, M. Muehleisen, F. Ranghiero. All arrangements by F. Ranghiero. Barbara Belloni Voice; Four Fried Fish: Fabio Ranghiero Grandpiano & Hammond, Flamiano Mazzaron Guitars, Alessandro Arcuri Bass & Double Bass, Alberto Toninelli Drums. 24bit/88.2 kHz original live-in-studio recorded in Velut Luna Studio, Preganziol, Italy, on July 14, 15, 16 - 2012.  Ho scoperto Jim Croce, e le sue canzoni, in un caldo pomeriggio di inizio estate del 1980, mentre preparavo il mio esame di maturità. Ed ho subito amato il suo mondo, fatto di piccole storie, mai banali, costruito su “quella” musica che già amavo, un sapiente mix di country ed un po’ di blues: mi sono immediatamente reso conto che presto o tardi avrei dovuto far qualcosa di più per tenere viva la memoria di questo musicista sincero e simpatico. Sono trascorsi 32 anni da allora… e 39 da quella brutta sera del 20 settembre 1973 in cui un destino crudele, nascosto fra le ali del Beechcraft D-18 e l’unico Peacan Tree che separava l’aereo dal cielo aperto in cui un destino crudele ci ha portato via Jim, ed eccomi qui, finalmente, a rendere omaggio ad un artista che è stato ed è importante per me e per molte altre persone hanno amato ed amano le sue canzoni. So long, Jim! Marco Lincetto A proposito delle “Memories” La scelta delle canzoni di Jim da portare su CD non è stata indolore. E’ stato chiaro fin dall’inizio che molti dei suoi brani più belli non avrebbero trovato lo spazio meritato. Inoltre in quanto arrangiatore volevo trovare un modo per coinvolgere maggiormente gli altri musicisti nel progetto. Le “memories” nascono così, con la richiesta di creare un piccolo brano personale ispirato da una o più canzoni del cantautore americano. Compito dell’ ascoltatore è chiudere gli occhi e riconoscere alcune note o i fraseggi nascosti nella memoria. Fabio Ranghiero

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LOVE CAN CHANGE EVERYTHING

LOVE CAN CHANGE EVERYTHING

€ 18,00

POP: lyrics, music and arrangements by Flamiano Mazzaron and Fabio Ranghiero Four Fried Fish: Flamiano Mazzaron vocal, guitar, resonator guitar; Fabio Ranghiero piano, Rhodes, clavinet and background vocal; Luca Zulian bass; Marco Carlesso drums. Flyin’ Horns: Ermanno Zuccato tenor saxophone and flute; Maurizio Scomparin trumpet; Luca Moresco slide trombone. Guests: Marco Catinaccio percussions; Marco Pandolfi harmonica; Pepe de La Sartoria mad background vocal. 24bit/88.2 original live in studio recording at Areamagister Studio, Preganziol (TV) on October 30,31 and November 1,2,3-2010 Con questo loro secondo disco, i Four Fried Fish raggiungono la piena maturità artistica. Tutto dedicato, finalmente, a composizioni originali dei due leader storici del gruppo, il chitarrista e cantante Flamiano Mazzaron ed il pianista e organista Fabio Ranghiero, il progetto presenta una coerenza stilistica notevole, esplorando tuttavia le differenti facce del blues moderno. Sono sostanzialmente tre le “direzioni” prese dal gruppo in questo prezioso album. La prima, quella del blues più mainstream, il blues elettrico di Chicago, figlio diretto e legittimo di quello del Delta, ben esemplificato da brani quali “Call me, Little Sun” o “Doggy Style”. C’è poi una svolta un po’ funkeggiante, con sonorità che riecheggiano il sound metropolitano degli anni ’70, ben descritto da “Tear my mask”. Ed infine la parte che noi di Velut Luna amiamo di più e che sposa le più avanzate tendenze americane del momento, ovvero una sorta di incontro fra il blues classico ed il country moderno. “Going down” è la perfetta sintesi di questo stile, che trova un “fratello” illustre in USA, che si chiama Ryan Bingham, il cui meraviglioso album d’esordio, “Mescalito”, è un perfetto “brother in arms” in questa splendida crociata nell’evoluzione della grande musica americana popolare. La registrazione, interamente realizzata live-in-studio da Marco Lincetto e Andrea Valfrè, utilizzando macchine analogiche e digitali HD in democratica parità, presenta una fenomenale dinamica (per un disco di questo genere musicale), non disgiunta da una compattezza e ad un impatto notevolissimo: il classico disco che invita ad alzare il volume… Disponibile anche in bobina analogica master ¼”, 38 cm/sec (per quest’ultima contattare direttamente Marco Lincetto su bubuluna@libero.it )

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CATFISH FOR BREAKFAST V L H D High Quality Edition

CATFISH FOR BREAKFAST V L H D High Quality Edition

€ 16,20

Lyrics By Flamiano Mazzaron except Three Cool Cats and Rollin' Stone, Music and arrangements by F. Mazzaron and F. Ranghiero, Horns arrangements by F. Ranghiero, G. Bortoloso, E. Zuccato. Four Fried Fish are: Flamiano Mazzaron, Luca Zulian. Flyin' Horns are: Gastone Bortoloso, Ermanno Zuccato, Luca Baliviera. Special Guest: Marco Pandolfi, Tiziana Guerra, Chinito Teremoto. 24bit/88.2 kHz high definition live in Studio recording at Areamagister Studio, Preganziol on March 2008 Questo è il primo disco blues, autenticamente blues, di Velut Luna. I Four Fried Fish, unitamente alla sezione fiati dei Flyin’ Horns ci propongono una lettura del genere “nero” per eccellenza, contemporaneamente classica e moderna al tempo stesso. Infatti, da una parte sono assolutamente rispettati gli stilemi più tradizionali, dall’altra l’innesto di musicisti di derivazione jazzistica, quali sono i Flyin’ Horns, conferisce uno smalto Funky&Jazzy particolarmente vigoroso. Bassano del Grappa come Chicago? Forse sì, a sentire questa band che trova la sua sede in riva al Brenta, che per una volta diventa molto affine al Mississipi River. Nel disco sono presenti quasi esclusivamente composizioni originali dei due band leader Flamiano Mazzaron, chitarra e voce, e Fabio Ranghiero, pianoforte. In questo contesto si distinguono due cover: la famosissima ROLLIN’ STONE, con Marco Pandolfi special guest all’armonica e THREE COOL CATS, in cui la suadente voce di Tiziana Guerra ed il groove dei Flyin’ Hornes, colorano di sapore Tex-Mex questo spumeggiante disco. Un genere intriso di sudore e passione come questo non può che trovare giovamento dalla dinamica ripresa rigorosamente live-in-studio effettuata da Marco Lincetto agli Areamagister Studios. Un suono potente, dinamico, ricco di colori tirati a lucido: una goduria che spinge ad alzare il volume del vostro impianto… Ultima, ma non ultima, nota tecnica interessante: durante la fase di missaggio e mastering l’impianto di monitor è stato cablato con i cavi TPROJECTCABLES, realizzati dal “nostro” Mauro Di Gialleonardo

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