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The Velut Luna's Reference Vinyl Vol. 2 GOLDEN BOX

The Velut Luna's Reference Vinyl Vol. 2 GOLDEN BOX

€ 75,00

PREVENDITA The Velut Luna's Reference Vinyl Vol. 2 BOX Limited Edition - 180gr AUDIOPHILE PRESSING (2 LP + FILE HD) Versione Esclusiva solo 100 pz. in versione GOLDEN BOX Velut Luna: una preziosa scatola per contenere i The Velut Luna's Reference Vinyl Consegne a partire dal 18 Marzo 2024 Il bambino nell’immagine di copertina sono io. All’età di due anni. Era il 1963. Da che mi ricordo, ho sempre amato ascoltare i dischi. Certamente per via della mia storia famigliare, con mio papà che fu illustre pianista classico e compositore raffinato, e mia mamma cantante lirica. Ma certamente in quegli anni della prima infanzia era grande il fascino che suscitavano in me quei padelloni neri che giravano sul vecchio giradischi di famiglia e da cui uscivano le mie favole preferite, narrate da grandi voci di grandi attori (ricordo ad esempio, Nando Gazzolo e la sua Cappuccetto Rosso, e Hansel e Grethel, e Pollicino, i cui dischi ho letteralmente consumato...). Attorno agli otto o nove anni il passaggio dalle favole ai 45 giri dei Beatles alla fine della loro carriera (Obladì, Obladà), oppure a quella sonorità inconsueta e sconosciuta del Theremin usato in Good Vibrations dei Beach Boys, fu un fatto del tutto naturale. E quando a 13 anni cominciai progressivamente a scoprire Santana, i Pink Floyd, i Genesis, etc.etc.etc., uniti alla lettura di Suono e Stereoplay, fu altrettanto naturale incapricciarmi con le immagini dei grandi registratori a bobine dell’epoca, adatti agli allora rari home studio. Il mio primo amore, tanto sognato e mai posseduto, fu il Tascam 80-8, otto tracce su nastro da mezzo pollice. E i microfoni dei sogni erano i Sennheiser, gli MD441 e gli MD421... Ma il sogno vero era “farmi lo studio”... cosa che resterà per lungo tempo solo, appunto, un sogno. Quando infine a 19 anni conobbi la musica di Jim Croce e capii che... “Si-Può-Fare!” (cit.), fu il momento in cui mi fu chiaro che presto o tardi, io avrei fatto quel lavoro, avrei “fatto i dischi”. E il resto è storia... La mia cultura, la mia tradizione, le mie esperienza fondamentali, sono ANALOGICHE. Anche se da subito, all’inizio della mia carriera professionale nel 1992, sono stato un alfiere del digitale di qualità, non ho mai abbandonato l’analogico e soprattutto non ho mai abbandonato la “mentalità analogica”. Ecco quindi arrivare questo secondo volume delle mie registrazioni più amate, più significative di oltre trent’anni di attività di produzione con VELUT LUNA. Come già nel volume 1, ogni lato dei quattro che compongono questo doppio vinile è tematico e dedicato alle grandi Big Band, che si muovono fra il jazz e il crossover etnico (Lato A), il jazz in formato club, dallo swing all’italiana dei The Metronomes, al gospel di Cheryl Porter (Lato B), la musica sud americana e latina, per me importantissima e colonna portante del mio sentimento più profondo (Lato C), ed infine la grande musica classica, qui tradotta nel meraviglioso Concerto per Clarinetto, di Mozart e il movimento finale dalla Suite Sinfonica “I Sogni di Gianò”, di mio papà Adriano Lincetto. ...E arrivederci al terzo e ultimo volume di questa mia “summa”, previsto in pubblicazione a febbraio 2025, in occasione del 30° anniversario della nascita di VELUT LUNA. Marco Lincetto  

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The Velut Luna's Reference Vinyl Vol. 2

The Velut Luna's Reference Vinyl Vol. 2

€ 69,00

PREVENDITA The Velut Luna's Reference Vinyl Vol. 2 Limited Edition - 180gr AUDIOPHILE PRESSING (2 LP + FILE HD) Consegne a partire dal 18 Marzo 2024 Il bambino nell’immagine di copertina sono io. All’età di due anni. Era il 1963. Da che mi ricordo, ho sempre amato ascoltare i dischi. Certamente per via della mia storia famigliare, con mio papà che fu illustre pianista classico e compositore raffinato, e mia mamma cantante lirica. Ma certamente in quegli anni della prima infanzia era grande il fascino che suscitavano in me quei padelloni neri che giravano sul vecchio giradischi di famiglia e da cui uscivano le mie favole preferite, narrate da grandi voci di grandi attori (ricordo ad esempio, Nando Gazzolo e la sua Cappuccetto Rosso, e Hansel e Grethel, e Pollicino, i cui dischi ho letteralmente consumato...). Attorno agli otto o nove anni il passaggio dalle favole ai 45 giri dei Beatles alla fine della loro carriera (Obladì, Obladà), oppure a quella sonorità inconsueta e sconosciuta del Theremin usato in Good Vibrations dei Beach Boys, fu un fatto del tutto naturale. E quando a 13 anni cominciai progressivamente a scoprire Santana, i Pink Floyd, i Genesis, etc.etc.etc., uniti alla lettura di Suono e Stereoplay, fu altrettanto naturale incapricciarmi con le immagini dei grandi registratori a bobine dell’epoca, adatti agli allora rari home studio. Il mio primo amore, tanto sognato e mai posseduto, fu il Tascam 80-8, otto tracce su nastro da mezzo pollice. E i microfoni dei sogni erano i Sennheiser, gli MD441 e gli MD421... Ma il sogno vero era “farmi lo studio”... cosa che resterà per lungo tempo solo, appunto, un sogno. Quando infine a 19 anni conobbi la musica di Jim Croce e capii che... “Si-Può-Fare!” (cit.), fu il momento in cui mi fu chiaro che presto o tardi, io avrei fatto quel lavoro, avrei “fatto i dischi”. E il resto è storia... La mia cultura, la mia tradizione, le mie esperienza fondamentali, sono ANALOGICHE. Anche se da subito, all’inizio della mia carriera professionale nel 1992, sono stato un alfiere del digitale di qualità, non ho mai abbandonato l’analogico e soprattutto non ho mai abbandonato la “mentalità analogica”. Ecco quindi arrivare questo secondo volume delle mie registrazioni più amate, più significative di oltre trent’anni di attività di produzione con VELUT LUNA. Come già nel volume 1, ogni lato dei quattro che compongono questo doppio vinile è tematico e dedicato alle grandi Big Band, che si muovono fra il jazz e il crossover etnico (Lato A), il jazz in formato club, dallo swing all’italiana dei The Metronomes, al gospel di Cheryl Porter (Lato B), la musica sud americana e latina, per me importantissima e colonna portante del mio sentimento più profondo (Lato C), ed infine la grande musica classica, qui tradotta nel meraviglioso Concerto per Clarinetto, di Mozart e il movimento finale dalla Suite Sinfonica “I Sogni di Gianò”, di mio papà Adriano Lincetto. ...E arrivederci al terzo e ultimo volume di questa mia “summa”, previsto in pubblicazione a febbraio 2025, in occasione del 30° anniversario della nascita di VELUT LUNA. Marco Lincetto  

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Two For The Road (LP 180 GR + CD + FILE HD)

Two For The Road (LP 180 GR + CD + FILE HD)

€ 49,00

Two For The Road (LP 180 GR + CD* + FILE HD*) Chiara Pastò, Francesco Pollon *Il CD (NO JEWEL BOX) e i file HD sono all'interno del vinile. LA MEGLIO GIOVENTU’ di Marco Lincetto Chiara Pastò arriva finalmente a realizzare un disco di Jazz. Al quarto lavoro discografico, tutti realizzati con la mia etichetta Velut Luna e con me come produttore, la giovane, brillante, cantante padovana affronta ormai nel pieno della sua maturità artistica e vocale il suo “territorio d’elezione” a cui ha lavorato lungo tutto il suo percorso accademico e che ha praticato in molte occasioni concertistiche. Il repertorio di questo disco presenta alcuni famosissimi standard, come la title track o Round Midnight, ma anche una originalissima escursione nel celeberrimo brano di Astor Piazzolla, libertango, a cui la stessa Chiara dona un affascinate testo inedito. E poi un suo brano originale, scritto con Enrico Santacatterina, Just A Smile, che è un suo cavallo di battaglia di area pop, per così dire, oggi riletto in chiave di standard jazz. Un disco completo e maturo, che viene esaltato dalla sapienza pianistica, dal gusto sopraffino, condito da una tecnica mirabile di Francesco Pollon, forse il più rappresentativo pianista jazz italiano della giovane generazione, che attualmente vive ed opera a New York, dopo aver lì conseguito un prestigioso master alla Manhattan School Of Music - Jazz Arts. Insomma... I giovani, grandi musicisti, esistono ancora, e più che mai, in Italia: basta dare loro lo spazio che si meritano!    

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PROJECT ONE (LP 180 GR + CD + FILE HD)

PROJECT ONE (LP 180 GR + CD + FILE HD)

€ 59,00

PROJECT ONE (LP 180 GR + CD* + FILE HD*) Marco Lo Muscio, David Jackson, John Hackett, Steve Hackett *Il CD (NO JEWEL BOX) e i file HD sono all'interno del vinile. "Project One": un progetto discografico Velut Luna che nasce grazie all'amicizia ed alla lunga collaborazione musicale ed artistica del M° Marco Lo Muscio con tre nomi iconici della musica Progressive e contemporanea: David Jackson, John Hackett e Steve Hackett. Il progetto è un grande omaggio, con arrangiamenti totalmente acustici, ai vari stili della grande musica del '900 e contemporanea. L'impianto base vede il suono gotico e sinfonico dell'organo a canne amalgamato insieme alla potenza dei sassofoni di David Jackson. La chitarra di Steve Hackett ed il flauto di John Hackett aggiungono il tocco finale in alcuni speciali arrangiamenti nati appositamente per questo progetto discografico. I compositori scelti provengono dal mondo della musica del '900 e contemporanea (Benjamin Britten, György Ligeti, Aaron Copland, George Martin e Marco Lo Muscio), delle colonne sonore (Wojciech Kilar), del Jazz moderno (Jan Garbarek) e del Progressive (King Crimson, Genesis, Van Der Graaf Generator, Emerson Lake & Palmer, Pink Floyd, David Jackson e Steve Hackett). L'ascolto in chiave acustica di queste musiche farà scoprire nuove sfumature e dettagli; si potrà capire anche quanto la musica Progressive interpretata in questa chiave sia effettivamente molto vicina ed influenzata dalla musica classica del '900. Infine la risaputa grande qualità delle registrazioni Velut Luna di Marco Lincetto offriranno un'incredibile gamma sonora nell'ascolto di questo originale ed unico progetto discografico!    

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LIVING BLUES - THE ITALIAN RECORDINGS (LP 180 GR + CD + FILE HD)

LIVING BLUES - THE ITALIAN RECORDINGS (LP 180 GR + CD + FILE HD)

€ 49,00

LIVING BLUES - THE ITALIAN RECORDINGS (LP 180 GR + CD* + FILE HD*) *Il CD (NO JEWEL BOX) e i file HD sono all'interno del vinile. “Living Blues or “Playing the Blues? Senza dubbio, Max appartiene alla prima categoria, e per tale ragione suonare e condividere del tempo si trasforma in esperienza fuori dall’ordinario. Pur avendo in comune un ampio territorio - la Terra del Blues - i nostri obiettivi musicali appaiono apparentemente distanti, tuttavia, ogni nostro incontro genera un’alchimia irripetibile, che sorprende noi per primi. Questo disco racconta della vita, delle sue gioie e dei suoi dolori, dell’amore e della rassegnazione, ma mai della sconfitta. Il primo lato dell’LP esprime l’essenza del Blues, delle sue radici e della sua evoluzione. Il secondo è un viaggio nel tempo e nello spazio, tra difficoltà della vita, speranza e accettazione, anche se l’assolo che dissolve la tonalità e il ritmo nella prima delle bonus track è la metafora del fatto che “We still haven’t found what we’re looking for”; e quindi continuiamo a cercare. Enrico Merlin Enrico Merlin plays through Tony D’angelo amplifiers and Fattoria Mendoza stomp boxes. Digital / Analog recording made strictly live-in-studio at Main Hall, Villa Masiero e Centanin, Arquà Petrarca, Italy, on May 3, 4, 2023. Analog Mix and mastering made at VL Studio, Naquera, Spain, on May 11, 12, 2023, using Rupert Neve Design Summing Mixing Console, Maselec MLA-2 / MEA-2 / MPL-2 and Studer A810. Production: Marco Lincetto and Massimo Corvino Consulting Executive producer: Marco Lincetto Musical producer: Enrico Merlin Balance, recording, mix and mastering engineer: Marco Lincetto Photo: Marco Lincetto Graphics and layout: L’Image

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The Velut Luna's Reference Vinyl - Limited Edition (2 LP 140 GR)

The Velut Luna's Reference Vinyl - Limited Edition (2 LP 140 GR)

€ 69,00

The Velut Luna's Reference Vinyl LP 140 GR. - EDIZIONE LIMITATA  (2 LP + FILE HD) Il bambino nell'immagine di copertina sono io. All'età di due anni. Era il 1963. Da che mi ricordo, ho sempre amato ascoltare i dischi. Certamente per via della mia storia famigliare, con mio papà che fu illustre pianista classico e compositore raffinato, e mia mamma cantante lirica. Ma certamente in quegli anni della prima infanzia era grande il fascino che suscitavano in me quei padelloni neri che giravano sul vecchio giradischi di famiglia e da cui uscivano le mie favole preferite, narrate da grandi voci di grandi attori (ricordo ad esempio, Nando Gazzolo e la sua Cappuccetto Rosso, e Hansel e Grethel, e Pollicino, i cui dischi ho letteralmente consumato...). Attorno agli otto o nove anni il passaggio dalle favole ai 45 giri dei Beatles alla fine della loro carriera (Obladì, Obladà), oppure a quella sonorità inconsueta e sconosciuta del Theremin usato in Good Vibrations dei Beach Boys, fu un fatto del tutto naturale. E quando a 13 anni cominciai progressivamente a scoprire Santana, i Pink Floyd, i Genesis, etc.etc.etc., uniti alla lettura di Suono e Stereoplay, fu altrettanto naturale incapricciarmi con le immagini dei grandi registratori a bobine dell'epoca, adatti agli allora rari home studio. Il mio primo amore, tanto sognato e mai posseduto, fu il Tascam 80-8, otto tracce su nastro da mezzo pollice. E i microfoni dei sogni erano i Sennheiser, gli MD441 e gli MD421... Ma il sogno vero era "farmi lo studio"... cosa che resterà per lungo tempo solo, appunto, un sogno. Quando infine a 19 anni conobbi la musica di Jim Croce e capii che... "Si-Può-Fare!" (cit.), fu il momento in cui mi fu chiaro che presto o tardi, io avrei fatto quel lavoro, avrei "fatto i dischi". E il resto è storia...   La mia cultura, la mia tradizione, le mie esperienza fondamentali, sono ANALOGICHE. Anche se da subito, all'inizio della mia carriera professionale nel 1992, sono stato un alfiere del digitale di qualità, non ho mai abbandonato l'analogico e soprattutto non ho mai abbandonato la "mentalità analogica". Ecco quindi che questo nono vinile da me prodotto non può che essere spero il primo di una serie di "raccolte" del meglio della tanta bella musica che ho prodotto nel corso degli ultimi 30 anni con la mia Velut Luna. E in copertina non trovate la parolina "Volume 1", solo per scaramanzia. Ma se questo format avrà successo altri ne seguiranno. Nel frattempo, buon ascolto di questi miei, autentici, "figli" ideali. Marco Lincetto   El niño en la imagen de portada soy yo. A la edad de dos años. Era 1963. Desde que tengo memoria, siempre me ha gustado escuchar discos. Seguramente por mi historia familiar, con mi padre, que era un pianista clásico ilustre y compositor refinado, y mi madre, en cambio, cantante de ópera. Pero seguro que en aquellos años de la primera infancia fue grande el encanto que suscitaron en mí aquellas sartenes negras que rodaban sobre el viejo tocadiscos de familia y de las que salían mis fábulas favoritas, narradas por grandes voces de reconocidos actores (recuerdo, por ejemplo, Nando Gazzolo y su Caperucita Roja, y Hansel y Grethel, y Pollicino, cuyos discos he consumido literalmente...). Alrededor de los ocho o nueve años, el paso de los cuentos de hadas a los 45 giros de los Beatles al final de su carrera (Obladí, Obladà), o el sonido inusual y desconocido del Theremin utilizado en Good Vibrations de los Beach Boys, fue un hecho totalmente natural. Y cuando tenía 13 años empecé a descubrir a Santana, a Pink Floyd, a Génesis, etc. junto con la lectura de Suono y Stereoplay, fue muy natural encasillarme con las imágenes de las grandes grabadoras de bobinas de la época, adecuadas para los a la época raros home studio. Mi primer amor, tan soñado y nunca obtenido, fue la Tascam 80-8, ocho pistas en cinta de media pulgada. Y los micrófonos de los sueños eran los Sennheiser, los MD441 y los MD421... Pero la verdadera quimera era construir mi propio estudio de grabación: Algo que seguirá siendo irrealizable durante mucho tiempo. Cuando finalmente a los 19 años conocí la música de Jim Croce y comprendí que se podía hacer, fue el momento en que me quedó claro que tarde o temprano, yo haría ese trabajo. Es decir produciría discos". Y el resto es historia...   Mi cultura, mi tradición y mis experiencias fundamentales, son ANALÓGICAS. Aunque desde el principio, al comienzo de mi carrera profesional en 1992, fui un gran exponente por el digital de calidad, nunca abandoné el analógico y, sobre todo, su mentalidad. Por lo tanto, este noveno vinilo producido solo por mí puede ser el primero de una serie de "colecciones" de la mejor música que he producido durante los últimos 30 años con mi Velut Luna. Y en la portada no encuentras la expresión "Volumen 1", solo por suerte. Pero si este formato tiene éxito, otros seguirán. Mientras tanto, que disfruten de mis "hijos" musicales. Marco Lincetto

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OVAL DREAMS 180 GR. PURE VINYL

OVAL DREAMS 180 GR. PURE VINYL

€ 23,88

Rock. Original compositions by: Twenty Four Hours. Twenty Four Hours: Nico Colucci bass, Marco Lippe drums-fake echo, Paolo Lippe vocals-piano-synthetizers, Antonio Paparelli electric & acoustic guitars, bass. Giovanni Lombardi: lead guitar on “ Twenty-Four-Pink-Hot-Tentacles”. Michele Deflorio: percussion & tambourine on “ Twenty-Four-Pink-Hot-Tentacles”  Sogni Ovali dai Trulli di Alberobello! Nel 1998, i Twenty Four Hours, una band italiana di Rock alternativo con forti influenze Psychedelic-Progressive riusciva a strappare un contratto discografico all’ etichetta francese Musea che nel 1999 pubblicava su CD il terzo lavoro del gruppo, “OVAL DREAMS”, un album che stupì, oltre che per i contenuti, anche per essere stato interamente composto e registrato all’interno di un trullo. L’album fu distribuito quasi esclusivamente al di fuori dell’Italia e vendette soprattutto in USA, Giappone, Corea e Russia, tanto che nel 2009 è stato ristampato proprio da un etichetta russa. Oggi, a distanza di 13 anni dalla prima edizione in CD, Velut Luna ne ripropone una versione audiophile completamente rivisitata, in vinile vergine, 180 gr, di qualità eccezionale. Non si tratta infatti di una semplice ristampa, né di una rimasterizzazione, anche perchè il primo master peccava di eccessiva compressione e di una fastidiosa enfasi del medio-alto. Il materiale delle registrazioni originali è stato completamente remixato da Marco Lincetto partendo dalle bobine analogiche con uno stratosferico mixer Soundcraft 3200 sul Master Recorder STUDER A816 di Antonio Lanfranca, considerato il top dei master recording analogici a bobine. Un psycho-prog-rock con echi da un po' tutte le storiche band inglesi dell'epoca, con particolare attenzione all'audiofilo più concreto il quale potrà apprezzare la particolarissima “ambienza” conferita al sound dell'album dalle tipiche volte e dai coni dei trulli pugliesi. 

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Il cantante al mircrofono LP Vynil 180

Il cantante al mircrofono LP Vynil 180

€ 33,60

LONG PLAYING 33 GIRI VINILE 180 GR. EDIZIONE LIMITATA Original compositions by Vladimir Vysotsky. Translation by Sergio Secondiano Sacchi, Filippo Del Corno orchestration, Eugenio Finardi voice. Sentieri Selvaggi: Paola Fre flute, Mirco Ghirardini clarinet, Paolo Pasqualin vibraphone, Andrea Rebaudengo piano, Piercarlo Sacco violin, Paola Perardi cello, Carlo Boccadoro conductor. Il Cantante al Microfono è dedicato a Vladimir Vysotskij, il grande attore, poeta e cantautore russo duramente osteggiato dal regime sovietico e tragicamente scomparso nel 1980. La sua musica accompagna con intriganti melodie, ora dal sapore balcanico, ora dai toni orientaleggianti, ora ricalcando antichi tempi di valzer, i testi acutissimi. Dal corpus delle sue oltre 500 canzoni Eugenio Finardi e Filippo Del Corno hanno scelto una decina di titoli fortemente rappresentativi della tensione etica, spirituale, politica e dell’ironia corrosiva che anima il lavoro di Vysotskij. Le canzoni sono state quindi tradotte in italiano da Sergio Secondiano Sacchi e strumentate per l’ensemble Sentieri Selvaggi dallo stesso Del Corno, in una versione che mette in luce l’altissima qualità poetica e musicale dei versi di Vysotskij e che soprattutto permette il pieno dispiegamento della straordinaria potenza interpretativa di Eugenio Finardi. Un organico squisitamente acustico che affianca con una straordinaria ricchezza di suoni la voce potente ed evocativa di Eugenio Finardi. L'opera ha vinto la Targa Tenco 2008, nella Sezione interpreti di canzoni non proprie

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