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The Velut Luna's Reference Vinyl - Limited Edition (2 LP 140 GR)
€ 69,00
The Velut Luna's Reference Vinyl LP 140 GR. - EDIZIONE LIMITATA (2 LP) (consegna prevista 8/2023) Per tutti gli acquisti verrà inviato da subito in omaggio il link dei file HD che contengono questo doppio LP. Inoltre per tutti gli acquisti effettuati come vendita, pervenuti entro il 15 MAGGIO, verrà regalato il SACD "ORGAN WARS" n. di catalogo CVLD319, che sarà consegnato unitamente con la spedizione dell'ordine, oppure presentando la ricevuta del pagamento, potrà essere ritirato presso il nostro stand, al Milano hi-fidelity 2023, 1 e 2 Aprile 2023. Per chi avrà acquistato in prevendita, quando sarà il momento di finalizzare il saldo dell'ordine, riceverà una mail con il codice sconto (dell'acconto versato) da applicare al check out. Il bambino nell'immagine di copertina sono io. All'età di due anni. Era il 1963. Da che mi ricordo, ho sempre amato ascoltare i dischi. Certamente per via della mia storia famigliare, con mio papà che fu illustre pianista classico e compositore raffinato, e mia mamma cantante lirica. Ma certamente in quegli anni della prima infanzia era grande il fascino che suscitavano in me quei padelloni neri che giravano sul vecchio giradischi di famiglia e da cui uscivano le mie favole preferite, narrate da grandi voci di grandi attori (ricordo ad esempio, Nando Gazzolo e la sua Cappuccetto Rosso, e Hansel e Grethel, e Pollicino, i cui dischi ho letteralmente consumato...). Attorno agli otto o nove anni il passaggio dalle favole ai 45 giri dei Beatles alla fine della loro carriera (Obladì, Obladà), oppure a quella sonorità inconsueta e sconosciuta del Theremin usato in Good Vibrations dei Beach Boys, fu un fatto del tutto naturale. E quando a 13 anni cominciai progressivamente a scoprire Santana, i Pink Floyd, i Genesis, etc.etc.etc., uniti alla lettura di Suono e Stereoplay, fu altrettanto naturale incapricciarmi con le immagini dei grandi registratori a bobine dell'epoca, adatti agli allora rari home studio. Il mio primo amore, tanto sognato e mai posseduto, fu il Tascam 80-8, otto tracce su nastro da mezzo pollice. E i microfoni dei sogni erano i Sennheiser, gli MD441 e gli MD421... Ma il sogno vero era "farmi lo studio"... cosa che resterà per lungo tempo solo, appunto, un sogno. Quando infine a 19 anni conobbi la musica di Jim Croce e capii che... "Si-Può-Fare!" (cit.), fu il momento in cui mi fu chiaro che presto o tardi, io avrei fatto quel lavoro, avrei "fatto i dischi". E il resto è storia... La mia cultura, la mia tradizione, le mie esperienza fondamentali, sono ANALOGICHE. Anche se da subito, all'inizio della mia carriera professionale nel 1992, sono stato un alfiere del digitale di qualità, non ho mai abbandonato l'analogico e soprattutto non ho mai abbandonato la "mentalità analogica". Ecco quindi che questo nono vinile da me prodotto non può che essere spero il primo di una serie di "raccolte" del meglio della tanta bella musica che ho prodotto nel corso degli ultimi 30 anni con la mia Velut Luna. E in copertina non trovate la parolina "Volume 1", solo per scaramanzia. Ma se questo format avrà successo altri ne seguiranno. Nel frattempo, buon ascolto di questi miei, autentici, "figli" ideali. Marco Lincetto El niño en la imagen de portada soy yo. A la edad de dos años. Era 1963. Desde que tengo memoria, siempre me ha gustado escuchar discos. Seguramente por mi historia familiar, con mi padre, que era un pianista clásico ilustre y compositor refinado, y mi madre, en cambio, cantante de ópera. Pero seguro que en aquellos años de la primera infancia fue grande el encanto que suscitaron en mí aquellas sartenes negras que rodaban sobre el viejo tocadiscos de familia y de las que salían mis fábulas favoritas, narradas por grandes voces de reconocidos actores (recuerdo, por ejemplo, Nando Gazzolo y su Caperucita Roja, y Hansel y Grethel, y Pollicino, cuyos discos he consumido literalmente...). Alrededor de los ocho o nueve años, el paso de los cuentos de hadas a los 45 giros de los Beatles al final de su carrera (Obladí, Obladà), o el sonido inusual y desconocido del Theremin utilizado en Good Vibrations de los Beach Boys, fue un hecho totalmente natural. Y cuando tenía 13 años empecé a descubrir a Santana, a Pink Floyd, a Génesis, etc. junto con la lectura de Suono y Stereoplay, fue muy natural encasillarme con las imágenes de las grandes grabadoras de bobinas de la época, adecuadas para los a la época raros home studio. Mi primer amor, tan soñado y nunca obtenido, fue la Tascam 80-8, ocho pistas en cinta de media pulgada. Y los micrófonos de los sueños eran los Sennheiser, los MD441 y los MD421... Pero la verdadera quimera era construir mi propio estudio de grabación: Algo que seguirá siendo irrealizable durante mucho tiempo. Cuando finalmente a los 19 años conocí la música de Jim Croce y comprendí que se podía hacer, fue el momento en que me quedó claro que tarde o temprano, yo haría ese trabajo. Es decir produciría discos". Y el resto es historia... Mi cultura, mi tradición y mis experiencias fundamentales, son ANALÓGICAS. Aunque desde el principio, al comienzo de mi carrera profesional en 1992, fui un gran exponente por el digital de calidad, nunca abandoné el analógico y, sobre todo, su mentalidad. Por lo tanto, este noveno vinilo producido solo por mí puede ser el primero de una serie de "colecciones" de la mejor música que he producido durante los últimos 30 años con mi Velut Luna. Y en la portada no encuentras la expresión "Volumen 1", solo por suerte. Pero si este formato tiene éxito, otros seguirán. Mientras tanto, que disfruten de mis "hijos" musicales. Marco Lincetto
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